Lavoro martedì 26 febbraio 2019 ore 10:50
L'Arpat dichiara lo stato di agitazione
La Rsu dell'Agenzia regionale per la protezione ambientale lancia l'allarme: i controlli sono calati del 30% e il personale è diminuito del 17%
FIRENZE — L'Arpat, l'Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana, sull’orlo del collasso: a dirlo la Rsu dell'agenzia insieme a Cgil, Cisl e Uil che con l'appoggio della dirigenza hanno proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale.
Secondo quanto riporta una nota dei sindacati "i controlli su acque, emissioni in atmosfera e rifiuti calati dal 12 al 30%, personale diminuito del 17% (e con Quota 100 si perderanno altre professionalità senza sostituirle)".
"Oggi ARPAT - dicono i sindacati - è sull’orlo del collasso, a causa di un quadro nazionale incerto, ma soprattutto per politiche regionali miopi e scelte aziendali incomprensibili, che hanno determinato un progressivo depauperamento di risorse umane e strumentali e disastri sotto l’aspetto organizzativo ed operativo".
"Da anni, - continua il comunicato - in un contesto già difficile per le politiche nazionali di rigore verso le pubbliche amministrazioni, la Regione impone ad ARPAT ulteriori vincoli di bilancio, che hanno pesantemente inciso sulla spesa di personale e che ancora limitano la possibilità di assumere".
Tra il 2010 e 2018 il personale è diminuito del 17% (da 771 a 637 dipendenti); nei prossimi mesi, anche per effetto di “Quota 100”, la situazione, fanno sapere i sindacati, si aggraverà ulteriormente.
"Critica - aggiungono i sindacati - è anche la carenza di dirigenti, il cui numero è ormai insufficiente per coprire la direzione di tutte le strutture".
Dalla Rsu fanno sapere che "solo nell’ultimo anno (confronto 2017-18), i controlli sono così diminuiti":
- acque di scarico (depuratori civili e industriali, ecc.): -18%,
- analisi alle emissioni in atmosfera di impianti industriali: -30%,
- controlli sull’inquinamento acustico (strade, aeroporti, esercizi pubblici, ecc.) -38%,
- controlli elettromagnetismo (stazioni radio, TV e telefonia; elettrodotti; ecc.) -10%,
- controlli su impianti di gestione rifiuti (discariche, inceneritoti etc.) -12%
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