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L'EDITORIALE domenica 26 aprile 2020 ore 09:00

La liberazione. Da Narciso e da Billy

In giornata sapremo le decisioni del governo sugli interventi per la Fase 2 dell'emergenza Covid-19. E potremo scegliere tra nuove e vecchie abitudini



FIRENZE — Nelle incertezze scientifiche sul Coronavirus che continuano ad angosciare il mondo intero alcune certezze le abbiamo acquisite.

Non esistono più le vecchie classi sociali, classe dirigente, borghesia, ceti medi, ceti popolari e classe operaia, ma esistono solo i garantiti ed i non garantiti da un reddito fisso. E queste categorie saranno quelle che incideranno sulla nuova economia del dopo Covid in base alle scelte di consumo che faranno. Tornare alle vecchie abitudini oppure proseguire con quelle imposte dalle quarantene ovvero colazione in famiglia invece di brioches e cappuccino al bar, ginnastica in casa invece che in palestra, taglio capelli e acconciatura a cura del partner e molto altro che significa risparmio di soldi e di tempo.

Il vicinato ed i vicini esistono. Posso far la spesa andando a piedi con una borsa senza prendere il suv e parcheggiarlo sul marciapiede. Chi abita sul nostro pianerottolo od al cancello di fronte non è solo presenza assenza alle riunioni di condominio; parla, ride e piange. Come ognuno noi. 

La connessione stabile è importante per navigare in rete per lo smart working  o per un aperivideo ma per una relazione vera tra persone abbiamo la necessità di toccarci, di guardarci negli occhi e sentire l'odore. L'uomo fa parte del mondo animale.

Abbiamo conosciuto meglio noi stessi. Grazie alle videochat dal nostro luogo isolamento, abbiamo "scoperto" il nostro volto. Ci siamo abituati a vederci in faccia mentre parliamo con gli altri scoprendo il nostro reale aspetto. Abbiamo preso familiarità con quella parte del nostro corpo che vediamo solo riflessa divenendo tutti un po' narcisi.

Dallo sfondo delle videochat abbiamo avuto la conferma che, in tutto il mondo, una persona ogni 120 ha una libreria Billy di Ikea.

Buona liberazione.

Marco Migli - Direttore QUInews

© Riproduzione riservata


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