Attualità mercoledì 13 giugno 2018 ore 12:56
Mamme No Inceneritore, appello a Rossi

L'agguerrito comitato ha scritto una lettera aperta al presidente della Regione Toscana: "Apriamo un confronto sul nuovo piano regionale dei rifiuti"
FIRENZE — Riceviamo e volentieri pubblichiamo integralmente questa lettera-appello delle Mamme No Inceneritore:
"Buongiorno.
Sono passate diverse settimane dalla pubblicazione della Sentenza del 
Consiglio di Stato che ha messo la parola fine al lungo e dibattuto 
progetto dell'inceneritore di Firenze, e oggi sentiamo la necessità di 
scriverle per condividere con lei e con i vostri lettori alcuni pensieri
 e valutazioni sulla sentenza, sulle dichiarazioni di questi giorni e 
sul futuro.
	
									
																	
																			
Come Mamme NO Inceneritore ci siamo battute con forte determinazione fin
 dalla nascita del comitato. In questi tre anni di lotta e di fatica non
 abbiamo mai chiuso la porta a nessuno e abbiamo sempre chiesto e 
ribadito la nostra disponibilità a un confronto, anche serrato e 
tecnico, con le istituzioni. Purtroppo le risposte sono sempre  state 
negative, adducendo scuse che vanno dal semplice "oramai è già tutto 
deciso", passando per il classico "io non posso farci nulla", fino alle 
falsità quale ad esempio "l'inceneritore è inevitabile".
	
									
																
																																		
							
									
									
In questi anni la sensibilità in tema di rifiuti è cambiata molto, anche
 grazie all'incredibile lavoro messo in moto da noi e dagli altri 
comitati, cittadini e associazioni ambientaliste. Alcune amministrazioni
 sono cambiate, altre hanno mutato  decisamente idea e infine altre 
ancora hanno capito che la ricetta "proposta" dal gestore non funzionava
 più e minava il rapporto di fiducia e responsabilità che ci deve essere
 tra istituzioni e cittadini.
	
									
																
								
							
									
									
Noi l'abbiamo sempre detto e le esperienze dei tanti Comuni virtuosi in 
Italia ne sono la prova. Per risolvere il problema dei rifiuti in 
Toscana bisogna partire dalla testa, non dalla coda: i rifiuti vanno 
diminuiti,  differenziati,  riciclati e riusati.
	
									
																
								
							
									
									
Siamo contentissime che molti sindaci stiano evolvendo in tal senso e 
che un numero sempre maggiore  di amministrazioni toscane stiano 
sperimentando direttamente gli effetti positivi derivanti 
dall'applicazione delle buone pratiche. Siamo anche orgogliose di aver 
fatto parte di quel movimento che culturalmente ha portato diversi 
esponenti delle istituzioni toscane, tra cui il Presidente Enrico Rossi,
 a inverire decisamente rotta. Al presidente, cui da tre anni chiediamo 
un incontro,  rinnoviamo l'appello per l'apertura di un tavolo di 
confronto e analisi delle alternative con  il supporto di cittadini e 
tecnici esperti.
	
									
																
								
							
									
									
In questa fase cosi delicata e di conflittualità, anche  istituzionale, 
ci sentiamo di lanciare un forte appello al Presidente a rendere 
pubblico, trasparente e partecipato il processo decisionale che porterà 
al varo del nuovo Piano Regionale dei Rifiuti. Per raggiungere e 
superare gli obiettivi regionali, riteniamo che sia necessario aprire 
una seria riflessione sui dirigenti che in questi ultimi venti anni 
hanno amministrato le società di gestione dei rifiuti dell'ATO Toscana 
Centro. In particolare facciamo riferimento agli ex-dirigenti di 
Quadrifoglio, e ora ai vertici di ALIA e di Qthermo (società che doveva 
costruire e gestire l'inceneritore di Firenze), come pure alle dirigenze
 degli stessi Ato che in tutti questi anni hanno dimostrato di non 
credere in un'economia circolare e anzi in più occasioni hanno bloccato 
lo sviluppo di strategie che puntassero su Raccolta Differenziata, 
recupero dei materiali e diminuzione dei rifiuti per abitante.
	
									
																
								
							
									
									
Noi crediamo che l'ATO Toscana Centro e le società di gestione dei 
rifiuti si debbano dotare di amministratori che sposano a pieno la 
filosofia dell'Economia circolare e di consulenti che hanno esperienze 
pratiche positive nelle gestione dei rifiuti in altri comuni italiani.
	
									
																
								
							
									
									
Questa vittoria per noi è un punto di partenza, vogliamo finalmente 
vedere realizzato un servizio degno di questo nome, che veda raccolta 
porta a porta con tariffazione puntuale, in un Distretto del Riuso e 
Riciclo, fabbriche di recupero delle materie prime seconde. Un sistema 
che incontri le responsabilità dei cittadini, degli amministratori e dei
 gestori e le responsabilità dei produttori di imballaggi, dei distretti
 industriali (vedi tessile e carteceo), etc.
	
									
																
								
							
									
									
La Città Metropolitana di Firenze e la Regione Toscana hanno la grande 
occasione di poter diventare un modello positivo non solo per l'Italia 
ma per il mondo intero. L'inceneritore, lo dice il consiglio di Stato, 
non si farà e per questo chiediamo di non perdere altro tempo. Siamo 
convinti che la Regione Toscana, lavorando bene e facendo sistema, possa 
fare a meno di qualsiasi inceneritore e progressivamente anche delle 
discariche.
	
									
																
								
							
									
									
Grazie e buon lavoro
Comitato Mamme NO Inceneritore ONLUS"
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