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Attualità domenica 10 ottobre 2021 ore 18:40

Luana e le altre vittime, il dramma infinito dei morti sul lavoro

Giornata nazionale dei caduti sul lavoro, in Toscana nel 2021 sono stati 26. L'ultimo Massimiliano Malfatti, morto sotto le lame della trebbriatrice



FIRENZE — Ogni giorno tre persone escono di casa per andare a lavorare ma alla sera non rientrano perché muoiono sul luogo di lavoro. E' la silenziosa strage dei morti sul lavoro che in Italia nei primi 7 mesi del 2021 sono stati ben 677, lavoratrici e lavoratori morti nel tentativo di guadagnarsi da vivere. 

Oggi ricorre la Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro, e in Toscana sono 26 le persone che da Gennaio a oggi sono morte sul lavoro, l'ultima vittima è Massimiliano Malfatti, 54 anni, morto a Pontasserchio, Pisa, travolto dalla trebbiatrice che non gli ha lasciato scampo.

Secondo i dati Inail dal 2016 al 2020 nella nostra regione ogni settimana si è registrata una morte sul lavoro, numeri impressionanti che danno l'idea dell'emergenza che si sta vivendo sul fronte della sicurezza sui luoghi di lavoro.

Ma vogliamo ricordare anche le altre morti, come quella di Luana D'Orazio, 22 anni, l'unica donna e la più giovane vittima del 2021 in Toscana, uccisa stritolata da un orditoio nell'azienda tessile in cui lavorava a Montemurlo. Tra i più giovani Jaballah Sabri, ucciso schiacciato da una pressa a 23 anni.

La prima vittima sul lavoro del 2021 è stata Luigi Viviani, anche lui 48 anni. Era il 21 Gennaio quando ha perso la vita dopo essere stato travolto da un albero a Camporgiano in Garfagnana. Neanche 10 giorni dopo, Romulo Sta Ana, 47 anni, è morto a Montecatini Terme investito da un'auto, era un fattorino addetto alle consegne.

Dopo pochi giorni dalla morte di Luana, avvenuta il 3 Maggio, a Castiglione della Pescaia Federico Regoli investito da un camion mentre lavorava in un cantiere stradale. A Giugno è deceduto un altro giovane, Lorenzo Fino, 24 anni, travolto dal trattore mentre coltivava i campi.

A Luglio Daniele Rebecchi, 54 anni, è morto cadendo dal tetto di un capannone mentre stava installando dei lucernari a Massa Carrara. Nel mese di Agosto a Piombino Giorgio Chiovaro, 39 anni, è deceduto travolto da una barca mentre stava lavorando a delle vasche ittiche. Sempre nello stesso mese Juan Galao è morto nel porto di Livorno colpito alla testa da un cado d'accia, aveva 54 anni.

A Pietrasanta pochi giorni dopo, il 9 Settembre, ha perso la vita Andrea Bascherini, anche lui 54 anni, schiacciato da due lastre di marmo. Poi Guido Costantini, 74 anni, giardiniere, fulminato da una scossa elettrica.

Il 12 Settembre, a morire sul lavoro è stato Singh Jitendra, 33 anni di Ghizzano, schiacciato dall'albero che stava tagliando.

Dopo 5 giorni è morto Giuseppe Siino, 48 anni, risucchiato da un macchinario in una fabbrica di Campi Bisenzio.

In occasione della giornata nazionale, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato al Presidente dell'Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, Zoello Forni, il seguente messaggio:

"Oggi ricorre la Giornata nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro che, come ogni anno, vuole commemorare coloro che hanno perso la vita o hanno subito infortuni svolgendo la propria attività lavorativa. Una ferita sociale che non trova soluzione, ma purtroppo è sempre in aumento e diventa lacerante ogni volta che si apprendono, come in queste ultime settimane, quotidiani e drammatici aggiornamenti di incidenti avvenuti.

La Costituzione nell’art. 4 “riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.”. Affinché questo diritto sia effettivamente garantito, uno Stato democratico deve consentire a ognuno di svolgere la propria attività lavorativa, tutelandone la salute e assicurandone lo svolgimento nella più totale sicurezza.

Le tragedie a cui stiamo assistendo senza tregua sono intollerabili e devono trovare una fine, rafforzando la cultura della legalità e della prevenzione. Le leggi ci sono e vanno applicate con inflessibilità.

Le vittime degli incidenti sul lavoro sono persone che escono di casa con progetti per il futuro e attività dirette ai loro cari. Il luogo di lavoro deve essere il posto da cui si torna. Sempre.

Auguro una riflessione proficua e costruttiva a tutti i partecipanti a questo importante appuntamento, perché il successo di questa Giornata rappresenti una spinta a un’azione comune delle Istituzioni per garantire il diritto al lavoro in un ambiente sano e sicuro".


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