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Attualità giovedì 19 maggio 2022 ore 12:45

Picco di richieste per visite cardiologiche e controlli post Covid

ambulatorio medico

Le richieste per visite ambulatoriali ed esami diagnostici sono esplose al calo dei contagi, soprattutto per cardiologia e controlli post Covid



FIRENZE — Le richieste di visite cardiologiche sono esplose nel periodo post-Covid e le richieste di prestazioni sono aumentate con punte del 40% per alcune discipline, legate soprattutto al controllo di pazienti che hanno avuto conseguenze derivanti dal contagio Covid, sono alcuni dati che emergono dal monitoraggio regionale sui tempi di attesa per visite ed esami.

I tempi di attesa per visite ambulatoriali ed esami diagnostici sono stati monitorati ed i risultati emersi sono stati resi noti dall'assessorato alla Salute che ha definito il quadro "molto incoraggiante" sia per quanto riguarda l’incremento di offerta di prestazioni che il rispetto dei tempi massimi. Dai dati Agenas la Toscana è risultata essere la Regione con il maggior incremento di prestazioni di specialistica ambulatoriale tra Luglio e Dicembre 2021.

Le visite che attualmente registrano i migliori tempi di risposta sono quelle oncologiche (98,6% entro i tempi regionali; 99,5% entro i tempi nazionali), chirurgiche (98,4%; 99,4% entro i tempi nazionali), fisiatriche (90,5%; 90,5% entro i tempi nazionali), oculistica (81,1%; 93,5% entro i tempi nazionali), urologica (84,2%; 92% entro i tempi nazionali).

Per quanto riguarda le visite cardiologiche, esplose per il post-Covid, si registrano tempi massimi di attesa: 65,4% su quelli regionali di 15 giorni e 80% su quelli nazionali di 30 giorni. Rispetto al periodo 1-15 Aprile, quando risultavano essere rispettivamente del 60,5% e del 70,5%, si registrano quindi 5 punti percentuali in più sui tempi regionali e 10 su quelli nazionali.

La Toscana utilizza l'indicatore che misura la capacità di risposta e confronta le prescrizioni effettuate dai medici in un periodo di 15 giorni con le prenotazioni dello stesso periodo, e si è data una soglia percentuale pari a 75, considerando lo scarto che regolarmente si registra tra prescrizioni e prenotazioni, dovuto al tasso fisiologico di chi sceglie di rivolgersi a strutture non pubbliche o di chi non prenota pur avendo la richiesta.

L'indicatore è andato in sofferenza negli ultimi mesi per il significativo aumento di richieste di prestazioni con una media del 25% in più con punte che hanno superato il 40% per alcune discipline, legate soprattutto al controllo di pazienti che hanno avuto conseguenze derivanti dal contagio Covid. Nell’ultima quindicina di Aprile ha fatto registrare, a livello regionale, un incremento di circa 6 punti percentuali per le visite, attestandosi al 67,6%, e di circa 8 per le prestazioni diagnostiche attestandosi al 63%.

Le visite per le quali c’è stata maggiore risposta sono l’oculistica (77,5%), l’otorinolaringoiatrica (71,2%), la reumatologica (70,3%). Importante incremento di offerta è stato registrato per la visita cardiologica che rispetto alla precedente osservazione fa registrare 12 punti percentuali in più. Difficoltà sono registrate per quanto riguarda le visite gastroenterologiche e allergologiche, che ad oggi non raggiungono ancora la soglia del 60%.

Il rispetto dei tempi massimi di attesa

Dal confronto tra il periodo 16-30 Aprile con la quindicina precedente dello stesso mese si rileva che le visite garantite entro i tempi massimi regionali sono passate dal 73,4% al 74,7%: se si fa riferimento ai tempi massimi previsti dal piano nazionale, il doppio rispetto a quelli che si è data la Toscana, siamo passati dall’82,4% all’86,8%. Migliora anche il rispetto dei tempi regionali per le prestazioni diagnostiche, che passa dal 71,8% del periodo 1-15 aprile al 74,8% del periodo 16-30 aprile. Rispetto ai tempi nazionali si passa dal 76,5% al 78,9%.

L’assessore Simone Bezzini  ha commentato "Vediamo gli effetti del piano straordinario da 31,5 milioni deliberato in Giunta per il recupero delle prestazioni ambulatoriali, degli interventi chirurgici, degli screening oncologici, e delle altre iniziative che abbiamo messo in campo, in particolare su aumento volumi di prestazioni erogate, appropriatezza, prenotazioni online, cup, telemedicina e visite post Covid”.


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