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Attualità martedì 05 gennaio 2016 ore 15:44

A Sollicciano tra topi e zone inagibili

Servizio di Tommaso Tafi

Dopo il sopralluogo del 30 dicembre, i parlamentari e i consiglieri della sinistra hanno denunciato le inumane condizioni di vita nel penitenziario



FIRENZE — Materassi ammuffiti, celle fatiscenti, un'invasione di topi attualmente in corso e secchi per raccogliere la pioggia sparsi per tutta la struttura. Sono solo alcune delle criticità infrastrutturali denunciate dai parlamentari e dai consiglieri comunali e regionali della sinistra che il 30 dicembre scorso hanno visitato il penitenziario di Scandicci.

La senatrice Alessia Petraglia e la collega di Sel alla camera Marisa Nicchi, insieme ai consiglieri regionali di Si Toscana a sinistra, Tommaso Fattori e Paolo Sarti, ma anche al consigliere comunale di Firenze Tommaso Grassi hanno puntato il dito contro le responsabloità politiche a livello naizonale e locale di una situazione di emergenza solo parzialmente risolta dalla riduzione del numero di detenuti.

La criticità principale riguarda la sezione femminile, tanto che nei giorni scorsi le detenute hanno scritto una lettera di denuncia.

“Tra ottobre e novembre - hanno raccontato gli esponenti di sinistra - un sopralluogo della ASL ha certificato l'inagibilità della struttura: perché di questo non si parla? Sappiamo che la relazione è stata letta da tutti gli organi preposti, ma non ci sono atti ufficiali. Perchè?".

Duro affondo poi per lo squilibrio che esiste tra il numero di guardie carcerarie, poco meno di 500, e il numero di educatori, che sono solo 9. 

"Oggi in Italia non c'è più la pena di morte - hanno tuonato i parlamentari -, ma a Sollicciano si muore di pena, senza che si faccia nulla per la riabilitazione delle persone e per il loro recupero. Esemplare il caso di cui siamo venuti a conoscenza durante la visita di ieri di detenuti che potuto incontrare il loro educatore soltanto tre volte in sei mesi”.

Ultimo capitolo quello degli opg: a Sollicciano esiste una sezione femminile con 5 detenute ma la parlamentare Alessia Petraglia ha denunciato la presenza anche di detenuti con disabilità psichica all'interno dei reparti normali.

"E' bene ricordare - ha concluso la delegazione - che dal primo di gennaio la Regione Toscana avrebbe dovuto essere commissariata per non aver rispettato la data del 31 dicembre, termine frutto di rinvii, annunci e ancora rinvii, per la chiusura degli Opg. Così come non è stato fatto niente per arrivare alla apertura degli Icam per le madri detenute: oggi, nel carcere di Sollicciano, vive un bambino di tre mesi insieme alla mamma, costretto in spazi insalubri e pericolosi per la sua salute organica e psicologica. Non basta realizzare un'area giochi: il carcere non è un ambiente nel quale possiamo accettare che un bambino cresca”.


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