Attualità lunedì 10 ottobre 2016 ore 13:35
Trasferimento tecnologico, la Costa fa squadra
Importante accordo siglato stamani a Firenze tra Regione, Province di Pisa e Livorno, Comuni di Pontedera e Rosignano, ma non dal Comune di Cascina
FIRENZE — La firma dell'accordo mette in campo un nucleo, incaricato di svolgere uno studio di fattibilità per una gestione unitaria delle infrastrutture.
Lo scopo è velocizzare il trasferimento tecnologico presente sui territori, con l'intento di rendere ancora più efficace il passaggio di innovazione e conoscenze alle imprese che vi operano.
Le società di gestione interessate dalla riorganizzazione sono il Consorzio Polo Magona, la Pont-Tech, il Polo di Navacchio e la Lucca In-Tech srl.
Alla firma, oltre all'assessore alle attività produttive Stefano Ciuoffo, sono intervenuti il presidente della Provincia di Pisa Marco Filippeschi, il sindaco di Rosignano Marittimo (in rappresentanza anche della Provincia di Livorno) Alessandro Franchi e l'assessore al personale e al bilancio del Comune di Pontedera Marco Papiani. La Camera di commercio di Lucca ha firmato il protocollo per via telematica.
"La Regione – ha detto l'assessore Ciuoffo – ha da alcuni anni avviato un percorso, in collaborazione con il sistema degli enti locali, per dotare l'apparato economico e produttivo toscano di un sistema del trasferimento tecnologico che permetta di stimolare l'innovazione e dare una spinta all'occupazione. La scelta è quella di fare sinergia e con questa firma mettiamo nero su bianco un percorso comune che mette insieme realtà di eccellenza. E' essenziale la competenza e il legame con le imprese. Rispetto a chi ha scelto di non farne parte ( il riferimento è al Comune di Cascina a guida leghista ) – ha aggiunto l'assessore - il protocollo resta aperto ma vedo una strada stretta per chi sta fuori. Anzichè procedere in maniera frammentata è necessario mettere a sistema le eccellenze e puntare sulla competenza".
Parole condivise dal sindaco di Pisa e presidente della provincia Marco Filippeschi:"Questo accordo consente di razionalizzare una situazione che oggi è cambiata e a dirlo sono anche i risultati di gestione dei Poli. Occorre una direzione unitaria e una gestione differente improntata su criteri privatistici, fermo restando l'interesse pubblico. Come Province non abbiamo più le deleghe al trasferimento tecnologico, ma abbiamo scelto di fare una sorta di atterraggio dolce"
Il protocollo prevede una gestione unitaria delle infrastrutture per il trasferimento tecnologico presenti nei territori dei firmatari, da realizzare attraverso un percorso graduale. Il nucleo tecnico operativo sarà coordinato dalla Regione e composto da un rappresentante per ciascuna delle parti.
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