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Cronaca venerdì 10 gennaio 2020 ore 17:30

Turista morto in S.Croce, in quattro a processo

Il gup ha rinviato a giudizio i vertici dell'Opera per il turista colpito a morte da un frammento in pietra caduto all'interno della basilica



FIRENZE — Quattro rinvii a giudizio per il reato di omicidio colposo per il tragico incidente in cui perse la vita un turista spagnolo, Daniel Testor Schnell, 52 anni, colpito a morte da un frammento in pietra caduto dal soffitto, all'interno della basilica di Santa Croce, durante una visita in compagnia della moglie (vedi qui sotto gli articoli collegati).

A processo ci sono Irene Sanesi, presidente dell'Opera di Santa Croce - l'ente che gestisce il complesso monumentale - l'ex presidente Stefania Fuscagni, il segretario generale Giuseppe De Micheli e il tecnico responsabile Marco Pancani.

"Ben venga l'accertamento della verità anche attraverso il dibattimento - si legge in un comunicato dell'Opera - Rispettiamo la decisione del gup, per certi versi attesa, ma con tutta serenità riteniamo di non poterla condividere".

Nella nota l'Opera sottolinea che negli ultimi 15 anni sono stati realizzati "interventi diffusi con un impegno economico complessivo di oltre 23,5 milioni di euro". "E' la concretezza dei fatti e delle cifre a dimostrare quanta attenzione l'Opera abbia prestato alla manutenzione ordinaria e straordinaria - si legge ancora nel comunicato - Si è agito in particolare sulle coperture, sugli elementi architettonici, sulla struttura muraria, sulle bifore e sul campanile, interessato da indagini specifiche che hanno portato alla realizzazione di una speciale struttura antivibrazioni".

"Non meno impegnativi sono stati gli adeguamenti dell'impiantistica e dei sistemi di sicurezza che includono impianti elettrici, rilevazioni antincendio, impianti di videosorveglianza - prosegue la nota - Oltre a indagini georadar sui sottoservizi nell'area museale e nel chiostro grande".

"Adesso esperti qualificati potranno confrontarsi sui numerosi aspetti tecnici della vicenda, di non scontata valutazione, e potranno dare un contributo approfondito all'accertamento dei fatti - conclude la nota - Nei mesi scorsi sono stati definiti tutti gli aspetti risarcitori della vicenda, grazie a un'intesa promossa dall'Opera con la famiglia Schnell che ha scelto di non costituirsi parte civile".


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