Attualità mercoledì 17 maggio 2017 ore 18:03
Delirio in rosa per il Giro dedicato a Bartali
In tanti lungo le strade a Firenze e a Ponte a Ema per salutare i ciclisti in gara nell'undicesima tappa. Domani in Mugello l'omaggio a Nencini
BAGNO A RIPOLI — Prima la festa al Piazzale Michelangelo sullo sfondo di una Firenze sorpresa in primavera da un anticipo di estate. Poi il percorso fino a Ponte a Ema, dove Gino Bartali, a cui l'undicesima tappa era dedicata, è nato.
Al piazzale, tra l'altro, si è svolta anche la consegna dei premi 'Eroi della sicurezza' agli agenti della polizia stradale della sottosezione di Viareggio che lo scorso luglio salvarono la vita a una donna seduta sul bordo del guard rail di un viadotto dell'autostrada, con l'idea di togliersi la vita. A premiarli è stato il capo della polizia Franco Gabrielli.
Poi è iniziato il trasferimento a Ponte a Ema, praticamente a festa per la partenza, proprio da lì, della tappa fino a Bagno di Romagna: 161 chilometri di saliscendi attraverso le province di Firenze, Arezzo, Forlì e Cesena, fra Toscana ed Emilia Romagna. Per dare un'idea della difficoltà del percorso affrontato dagli atleti, solo 15 chilometri di strada erano in pianura.
Il Giro d'Italia toccherà ancora la Toscana. Domani, infatti, la dodicesima tappa, con partenza da Forlì fino a Reggio Emilia e un percorso di 229 chilometri anche attraverso il Mugello. I ciclisti percorreranno una prima porzione di tragitto accidentata attraverso la Colla di Casaglia per entrare nel tratto appenninico della A1 a Barberino del Mugello, superare il Valico Appenninico e uscirne a Rioveggio. Poi, seguono oltre 100 chilometri tra discesa e pianura per arrivare ai vialoni di Reggio Emilia. La tappa, stavolta, sarà dedicata a Gastone Nencini, altro campione che vinse il Giro nel 1956.
Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI