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Attualità martedì 14 settembre 2021 ore 12:00

Cursano nuovo presidente di Confcommercio Toscana

Aldo Cursano
Aldo Cursano

Eletto all'unanimità dai rappresentanti di 9 province su 10, rappresenta oltre 50mila imprenditori e professionisti di commercio, turismo e servizi



FIRENZE — Il nuovo presidente di Confcommercio Toscana è l'imprenditore Aldo Cursano, guiderà per i prossimi cinque anni l’associazione di categoria, che in Toscana rappresenta oltre 50mila imprenditori e professionisti di commercio, turismo e servizi; circa 750mila in Italia.

Pugliese di nascita ma fiorentino di adozione, Aldo Cursano, è stato eletto dai colleghi arrivati a Firenze da tutta la Toscana, subentra all’aretina Anna Maria Nocentini Lapini.  

“Sono orgoglioso di assumere il ruolo di massima responsabilità in Confcommercio Toscana, soprattutto perché sono stato eletto all’unanimità dai presenti, nove province sulle dieci toscane. Un livello di consenso che nel recente passato non si era mai visto. Sarò un presidente che aggrega e non che divide, perché è con il gioco di squadra che si raggiungono i risultati migliori. Aver avuto il sostegno anche di province che ultimamente erano sempre state critiche, oltre che di quelle che storicamente hanno sempre governato la Confcommercio Toscana, è un segnale importante e un riconoscimento di cui vado fiero e che mi impegnerà per il futuro” ha detto Cursano.

Classe 1963, sposato con due figli, un diploma di ragioniere e perito contabile in tasca, il neopresidente del terziario regionale Cursano è impegnato a Firenze nella ristorazione da 38 anni. Dopo gli esordi come direttore e general manager del “Caffè Paszkowski” e del “Caffè Gilli” dal 1983, nel 1991 è diventato titolare di uno storico bar nei pressi di Santa Maria Novella, poi di un ristorante giapponese in Santa Croce, al quale oggi si è aggiunto anche un altro ristorante etnico poco distante dal capoluogo toscano, a Sesto Fiorentino. Tre aziende che, nel complesso, danno lavoro a oltre 40 persone.

Presidente provinciale della Confcommercio fiorentina dal 2018, attualmente è anche vicepresidente vicario nazionale e presidente regionale di Fipe, la Federazione Italiana dei Pubblici Esercizi, leader del settore per rappresentatività. Tra le altre funzioni ricoperte, quella di presidente della Consulta regionale delle categorie settoriali di Confcommercio Toscana. È poi consigliere nazionale di Confturismo e membro del Consiglio di reggenza della Banca d’Italia - sede di Firenze, oltre che membro di giunta della Camera di Commercio di Firenze. Siede nel Consiglio di amministrazione della Fondazione Palazzo Strozzi ed è componente del Comitato di Indirizzo della Fondazione CR Firenze. Attualmente è anche presidente del Centro Storico di Firenze per la Confcommercio ed è portavoce degli imprenditori del “Patto per Firenze”.

Sono molte le associazioni provinciali che hanno cambiato il presidente negli ultimi mesi o addirittura settimane (Arezzo, Grosseto, Pisa, Livorno, Lucca-Massa), mentre a Pistoia-Prato l’avvicendamento sarà definito entro il mese prossimo. 

“Aldo Cursano è il miglior presidente che la Confcommercio potesse esprimere in questo momento, uomo di straordinarie doti umane, professionali e politico-sindacali. Sotto la sua presidenza sarà possibile sviluppare ulteriormente gli straordinari risultati conseguiti finora dalla nostra associazione”, sottolinea Franco Marinoni, direttore della Confcommercio Toscana dal Novembre 2013, un incarico alla guida tecnica dell’associazione che ne garantisce la continuità di gestione.

Il terziario di mercato svolge una funzione al pubblico e per questo ha pagato il prezzo più alto della pandemia” ha detto il neoeletto presidente. “In questo anno e mezzo attraverso il mio impegno nella Fipe ho rappresentato il grande disagio di un settore, quello dei pubblici esercizi, che più di altri è stato mortificato, ma l’ho fatto sempre puntando su valori comuni, convinto che le imprese siano da tutelare come patrimonio di tutti, non solo degli imprenditori, per le funzioni sociali che svolgono. Ho sempre interpretato il mio impegno sindacale come una forma di volontariato per restituire alla città un po’ di quanto ho avuto. Se le nostre imprese hanno successo, in fondo, è perché vivono nelle relazioni, su territori dei quali condividono valori, fortune e momenti difficili. E chi ha incarichi nelle associazioni di categoria, con senso civico, deve sapersi mettere al servizio dei colleghi e delle comunità, nell’interesse generale, evidenziando criticità, ma anche facendo proposte. Il futuro dipende da noi e da cosa siamo disposti a fare e a dare” ha concluso.


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