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Attualità giovedì 19 novembre 2020 ore 20:00

Neanche il Covid riduce l'affitto agli studenti

L'allarme è stato lanciato da Cgil, Sunia e Udu che hanno reso noti i numeri del fenomeno che investe gli studenti fuori sede in cerca di un alloggio



FIRENZE — La crisi economica seguita all'epidemia di Coronavirus non ha ritoccato i prezzi delle camere e appartamenti per gli studenti fuori sede, è quanto emerge dai dati resi noti da Cgil, Sunia e Udu.  

"Si tratta del mercato più iniquo che ci sia. Affitti alti e alloggi scadenti, un far west che scoraggia i ragazzi a studiare nella nostra regione" ha commentato la segretaria del Sunia Firenze e Toscana, Laura Grandi.

Sunia, Cgil e Udu in Toscana, nel corso degli ultimi 3 mesi, hanno ricevuto 2.140 contatti di studenti che hanno fatto richiesta di aiuto per trovare un’abitazione, il 26 per cento ha trovato un alloggio tra 600 e 900 euro al mese.

Il mercato durante l'ondata Covid. "Una situazione paradossale: ci sono maggiori disponibilità di alloggi in affitto, ma non è stato scalfito il costo dei canoni. Anzi, addirittura vediamo nel periodo di Settembre Ottobre una piccola crescita del prezzo al metro quadro" hanno spiegato Maurizio Brotini e Simone Porzio della Cgil Toscana, Laura Grandi del Sunia e Udu Firenze-Pisa.

Quale era la situazione degli studenti prima dello scoppio della pandemia? Dalla ricerca a campione fatta da Cgil, Sunia e Udu, "Nel 67 per cento dei casi il contratto risultava totalmente in nero, mentre, per la quota restante, la metà dei contratti risultavano registrati per una cifra inferiore a quella realmente pagata". "Un posto letto costava dai 200 ai 270 euro, una singola da 320 a 400 euro, e nel 75 per cento dei casi si trattava di alloggi privi di qualsiasi manutenzione. Il 30% degli intervistati aveva già dichiarato difficoltà da parte delle famiglie a sostenere le spese". 

Tra le richieste di Cgil, Sunia e Udu "Ampliare il parco alloggi pubblico per studenti in tutte le città universitarie, rifinanziare la Legge 338/2000 per l’edilizia residenziale universitaria, istituire un fondo nazionale di sostegno all’affitto per gli studenti universitari fuori sede, combattere l’illegalità del settore e verificare la regolarità dei contratti, stabilizzare un sistema di vantaggio fiscale per le famiglie degli studenti fuori sede".


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