Attualità venerdì 22 giugno 2018 ore 11:27
Pochi frati, addio al convento di San Marco
L'ordine dei Domenicani ha firmato il decreto di soppressione della struttura religiosa che fu casa di Beato Angelico, Savonarola e La Pira
FIRENZE — Il convento domenicano di San Marco, importante realtà religiosa fiorentina attiva dal '400, dove hanno vissuto nel corso dei secoli tanti pensatori ed artisti, tra i quali il Beato Angelico, Savonarola, e, nello scorso secolo anche il ''sindaco santo'' di Firenze Giorgio La Pira, si avvia verso la chiusura.
Ventilata da tempo per il progressivo assottigliamento della comunità di frati che vi risiedono (attualmente ne sono rimasti sei nella struttura) ora è ufficiale: come raccontano i quotidiani locali, l'ordine dei Domenicani ha firmato il decreto di soppressione del convento, e adesso solo Papa Francesco, al quale alcuni dei frati di San Marco si appellano, potrebbe scongiurare la decisione.
A tal fine non è servita una petizione internazionale che ha fatto il giro del mondo, finendo per essere sottoscritta da oltre 18mila firmatari, né il passo indietro ai domenicani chiesto dallo stesso cardinale e arcivescovo di Firenze Giuseppe Betori. Quando diventerà effettiva la chiusura, i frati verranno trasferiti in altre strutture domenicane, prima tra tutte quella vicina del complesso di Santa Maria Novella; non ci saranno effetti per le attività della chiesa, che proseguiranno inalterate, così come del museo (dove sono custoditi capolavori del Beato Angelico, Frà Bartolomeo, Ghirlandaio). La biblioteca invece perderà la sua autonomia e diventerà un fondo ''collegato'' a quella di Santa Maria Novella.
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