Imprese & Professioni venerdì 21 giugno 2019 ore 13:09
Fondazione Italia Sociale: una realtà in crescita tra impresa e filantropia
Le logiche dell’imprenditoria applicate ad un’azione che mescola filantropia ed educazione al civismo.
TOSCANA — Il futuro dell’economia sociale in Italia sembra avere una base sempre più solida nel presente, grazie alla crescita incoraggiante di Fondazione Italia Sociale, l’ente pensato per sostenere lo sviluppo e l’innovazione del terzo settore su scala nazionale e nato in seguito all’applicazione dell’art. 10 della Legge delega di Riforma del Terzo settore, impresa sociale e Servizio civile Universale, licenziata dal Senato e poi approvata in via definitiva alla Camera il 25 maggio 2019.
Figura centrale nella progettazione e nella nascita della Fondazione è l’attuale presidente Vincenzo Manes. L’imprenditore di origine molisana guarda con positività al futuro di questo importante progetto e lavora con costanza insieme al Comitato di Gestione e a tutti i partecipanti per promuovere la raccolta dei fondi necessari e l’individuazione di progetti sociali capaci di svilupparsi nel lungo termine in realtà economicamente autonome e sostenibili. Le logiche dell’imprenditoria applicate ad un’azione che mescola filantropia ed educazione al civismo.
Breve biografia di Vincenzo Manes: tra imprenditoria e impegno sociale
Vincenzo Manes Biografia. Imprenditore e filantropo, inizia il suo percorso professionale nel private equity, lavorando in Italia e negli Stati Uniti e arrivando infine a fondare Intek Group, holding di partecipazioni che controlla numerosi gruppi industriali e finanziari. Parallelamente e sull’esempio di "Hole in the Wall Camps", l’iniziativa filantropica ideata da Paul Newman, Manes costituisce nel 2003 Fondazione Dynamo. Il progetto trova la sua espressione in Dynamo Camp, una realtà che accoglie ogni anno oltre 1300 bambini e adolescenti affetti da patologie gravi e croniche per assisterli attraverso la Terapia Ricreativa.
Accanto alla sua attività imprenditoriale
Vincenzo Manes investe quindi nel sogno di un’imprenditoria realmente sociale, fonda la Società Italiana di Filantropia, promuove la corporate philantrophy, investe nel settimanale italiano dedicato al no profit VITA, è membro della Fondazione Olivetti. Dal 2013 è Cavaliere al merito del lavoro e dal 2014 al 2016 è stato consigliere pro-bono del Governo nell’elaborazione della Riforma per il Terzo Settore che ha portato alla costituzione di Fondazione Italia Sociale.
La Governance di Fondazione Italia Sociale
Manes è parte della governance di Fondazione Italia Sociale dal 2017 insieme ai consiglieri Andrea Sironi e Cristina De Luca. Il Comitato di Gestione di Fondazione Italia Sociale viene definito come un organo indipendente che include una forte rappresentanza delle realtà profit e no profit aderenti all’ente (6 membri su 10), composta da personaggi di notoria indipendenza, grande competenza ed esperienza professionale.
Il Comitato di Gestione include inoltre un membro eletto dal Consiglio nazionale del Terzo settore, un membro eletto dal Presidente del Consiglio, uno dal Ministro del Lavoro e delle politiche sociali e un membro nominato dal Ministro dell’Economia e delle finanze. Va ricordato infine che nessuno dei membri del comitato percepisce un compenso.
Gli ultimi dati sulla Fondazione Italia Sociale
I dati recenti sono incoraggianti e rafforzano la doppia missione filantropica e culturale della Fondazione: al momento sono 17 le realtà profit e no profit che hanno aderito all’ente e fatto propria la mission dell’organizzazione.
Multinazionali, università, banche, editori, società di consulenza internazionale, fondazioni socio-culturali e studi professionali fanno ora parte del collegio dei partecipanti, potremmo dire degli “amici di Enzo Manes”, fondamentali sia nel reperimento delle risorse che nell’apporto di competenze gestionali diversificate, fondamentali per l’efficacia della Fondazione come canale di convoglio di tali risorse, provenienti da imprese private e cittadini.
A beneficiarne saranno numerosi progetti attivi nel Sociale che rispettino criteri di sostenibilità e innovazione, con un occhio di riguardo alla disoccupazione giovanile e femminile ma anche all’invecchiamento della popolazione e a tutte quelle disparità che generano esclusione sociale, culturale e professionale. Scopo è promuovere la crescita del Terzo Settore, non pensato più attraverso logiche assistenzialiste ma come vera e propria opportunità imprenditoriale.
Uno degli obiettivi centrali di Fondazione Italia Sociale resta aumentare l’awareness sia della popolazione italiana che delle stesse aziende e dei donatori privati a proposito della filantropia. L’importanza del concetto stesso di donazione, che non è solo “beneficenza” ma investimento in realtà virtuose e promozione di realtà utili a ricreare e far fiorire il tessuto sociale.
Come ricorda Manes: "Secondo i più recenti dati in Italia ogni anno vengono donati da individui oltre 5 miliardi di euro, prevalentemente con donazioni di piccola entità”. Qui diventa fondamentale l’intervento della Fondazione come “moltiplicatore” delle risorse finanziarie e umane a disposizione. Un ruolo fondamentale nella definizione di processi e nel monitoraggio della crescita dei progetti incubati, avendo cura che diventino realtà sostenibili senza ricorso a fondi pubblici, economicamente autonome.
A credere nella forza del progetto oggi ci sono organizzazioni come Banca Mediolanum, Fondazione Etica, Università Luiss – Libera Università Internazionale degli Studi Sociali Guido Carli, Fondazione Carlo Olivetti, Class Editori, KME Italy e molte altre, a dimostrazione di come l’unione di forze e competenze diverse tra loro possa costituire una risorsa essenziale per il futuro della filantropia sociale e culturale in Italia, nonché per il rilancio del Terzo Settore su scala nazionale.
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