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Attualità mercoledì 05 giugno 2019 ore 16:25

Fondi europei, premio da 44 milioni per la Toscana

La Regione ha conquistato la premialità grazie all'utilizzo efficace del Fondo sociale europeo: ventimila progetti finanziati per 720mila destinatari



BRUXELLES — La Toscana è saldamente nel gruppo di testa fra le Regioni italiane per capacità di spesa dei fondi europei, confermando anche per questo ciclo di programmazione 2014-2020 di saper utilizzare in maniera efficace queste importanti risorse. Non solo. Per quanto riguarda, in particolare, il programma operativo del Fondo sociale europeo, grazie alle rimodulazioni attuate per rispondere in maniera più puntuale alle necessità dei cittadini e dei territori, la nostra regione ha potuto accedere alla premialità aggiuntiva messa a disposizione dalla Ue per circa 44 milioni di euro. Risorse in più che si aggiungono ai 732 milioni di euro in sette anni che rappresentano il budget complessivo del Por e costituiscono lo strumento principale per le politiche per istruzione, lavoro, formazione, inclusione sociale a favore dei cittadini toscani.Ad attestarlo è stata la riunione del Comitato di sorveglianza del Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo (Por Fse 2014-2020) l'organo deputato a valutare l'attuazione del programma che fornisce un supporto strategico per i cittadini toscani in tema di istruzione, formazione, lavoro ed inclusione sociale che come sempre ha fatto il punto sullo stato di avanzamento del programma alla fine del 2018.

Della dotazione complessiva di 732 milioni, le risorse stanziate per gli interventi del programma, ammontano a 502 milioni di euro, che rappresentano il 69 per cento della dotazione totale del Por.

"Quello raggiunto dalla Toscana è un traguardo importante, che conferma la buona capacità di spesa dei fondi europei che da sempre ci contraddistingue - commenta il presidente Enrico Rossi - in questo caso però gli obiettivi sono stati non soltanto centrati ma addirittura superati, consentendoci non solo di evitare il disimpegno automatico ma anche di accedere alla cosiddetta ‘premialità della riserva di efficacia'. Tutto questo, in concreto, significa avere a disposizione più risorse da mettere in campo per investire di più e meglio sul nostro capitale umano, a cominciare dalle politiche per il lavoro, dai giovani, dalle donne, dalle persone svantaggiate, per rendere la Toscana più competitiva, innovativa e inclusiva. Un risultato che è stato ottenuto grazie ad un'attenta e costante attività di coordina mento e di monitoraggio del livello di attuazione, che ha portato nel corso del 2018 a rivedere il programma per rafforzarne la capacità di intervento, ma soprattutto a dare una risposta al territorio e ai fabbisogni espressi".

I progetti complessivamente avviati a fine 2018 grazie al Fse sono stati 20.019 e hanno coinvolto 720.683 cittadine e cittadini, con una prevalenza della componente femminile, pari al 54 per cento.

Oltre 16 mila progetti sono stati attivati sull'asse "occupazione" e oltre l'80 per cento dei destinatari è costituito da disoccupati, di cui il 55 per cento donne, dati che confermano l'importanza strategica di aver destinato ingenti risorse a sostegno dell'occupazione dei cittadini toscani, con particolare riguardo alle categorie più deboli ed a maggior rischio di esclusione dal mercato del lavoro.

Tra gli interventi attivati per il sostegno dell'occupazione si ricorda il rafforzamento del sistema dei servizi per l'impiego, che costituisce uno snodo fondamentale di accesso alle politiche attive (i Cpi toscani ricevono mediamente ogni anno oltre 300 mila utenti, cui erogano circa 900 mila politiche attive, e quasi 18 mila imprese che ricevono circa 21 mila servizi specialistici) e per il funzionamento del mercato del lavoro; i contributi alle imprese che assumono soggetti disoccupati, giovani, donne, disabili ma, anche gli interventi, molti dei quali nell'ambito del progetto Giovanisì, per contrastare la dispersione scolastica e favorire l'accrescimento delle competenze professionali (IeFP), per la riqualificazione dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi, I tirocini non curriculari, il servizio civile, gli assegni di ricerca e strumenti di alternanza fra alta formazione, lavoro e ricerca, i percorsi di formazione continua per imprenditori e professionisti, i percorsi di istruzione tecnica superiore (ITS) e il sostegno alle esperienze di lavoro all'estero.
Con una dotazione di circa 250 milioni, il programma contribuisce al sostegno delle politiche giovanili che confluiscono nel progetto Giovanisì della Regione Toscana.

Sono invece circa un migliaio gli interventi attivati a valere sull'asse "Inclusione sociale e lotta alla povertà" cui la Toscana ha destinato il 20% delle risorse del programma, con cui sono stati finanziati percorsi di accompagnamento al lavoro di soggetti svantaggiati, di inclusione socio per lavorativa per persone sottoposte a provvedimenti di limitazione della libertà individuale, I contributi per l'assunzione di soggetti disabili, di creazione di impresa per soggetti svantaggiati e il sostegno dell'offerta dei servizi educativi in chiave di conciliazione vita privata/lavoro.

Grazie alle risorse sull'asse "Istruzione e Formazione" sono stati finanziati circa 2000 interventi cui hanno partecipato 19.500 destinatari. Le iniziative attivate hanno riguardato i percorsi di orientamento scolastico ed universitario, di alta formazione, quelli di formazione strategica nei settori maggiormente trainanti per lo sviluppo (moda, della nautica o della logistica, dell'ICT, della farmaceutica e della chimica), quelli a sostegno dell'inserimento lavorativo, i corsi di istruzione formazione tecnica superiore(IFTS), il sostegno all'autoimpiego/ autoimprenditorialità, la formazione in modalità web learnig (TRIO) ed il supporto al tema della validazione delle competenze.

Il Comitato di sorveglianza è stata occasione per presentare gli esiti delle indagini valutative sull'andamento del programma e anche sulla efficacia di alcuni specifici interventi.

In generale è il rapporto sul Quadro di performance ha confermato la buona capacità della Toscana di rispondere alle sfide, attivando modalità attuative e gestionali efficaci che hanno consentito di raggiungere gli obiettivi prefissati.

 Il Rapporto di placement, teso invece a verificare lo status occupazionale a sei mesi dalla conclusione di tre interventi finanziati dal FSE ci dice che: il 60 per cento di chi ha svolto un tirocinio extra curriculare ha un lavoro (di cui il 50 per cento a tempo indeterminato); l'80 per cento di chi ha frequentato un corso ITS o IFTS è stato inserito nel mercato del lavoro; il 47 per cento delle persone che avevano usufruito di un servizio erogato dai Centri per l'Impiego toscani ha trovato un'occupazione (di cui 1/3 a tempo indeterminato).


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