Lavoro martedì 28 settembre 2021 ore 15:00
Reinserimento lavorativo per le donne vittime di violenza
La Regione Toscana e l'Agenzia regionale per l'impiego hanno lanciato 2 nuovi avvisi per percorsi di formazione, tirocinii e contributi diretti
FIRENZE — La Regione Toscana e Arti, l’agenzia regionale dei Centri per l’impiego, hanno promosso due misure finalizzate all’autonomia e al reinserimento lavorativo delle donne vittime di violenza.
Le due misure nascono dalla collaborazione strettissima fra i centri anti-violenza, i centri per l’impiego e gli uffici dei servizi sociali dei Comuni; in questa prima fase sono state finanziate con 422mila euro.
Grazie agli analoghi avvisi emanati nel 2018 e nel 2019, in Toscana 293 donne hanno beneficiato di contributi diretti mentre 82 hanno potuto effettuare un tirocinio e 96 hanno trovato un lavoro.
Nel dettaglio la prima misura di questo 2021 prevede contributi diretti per svolgere attività di orientamento specialistico e bilancio delle competenze, accompagnamento al lavoro, attivazione di un tirocinio, inserimento in percorsi formativi di breve o lunga durata. Si tratta di 500 euro una tantum erogabili come indennità di partecipazione oppure di un'indennità di frequenza fino a un massimo di 2.700 euro. Previsti anche contributi supplementari fino a 1.000 euro per i trasporti o l'acquisto di servizi per figli disabili o non autosufficienti con meno di 13 anni, volti a conciliare la vita professionale con la famiglia.
La seconda misura 2021 sostiene tirocinii di orientamento, formazione e inserimento lavorativo promossi dai Centri per l'impiego, dalle cooperative sociali o da altri enti del terzo settore. In questo caso il contributo non può superare i 500 euro al mese per un periodo compreso fra un minimo di 2 mesi e un massimo di 12i erogato a datori di lavoro oppure ad imprese ed enti del terzo settore.
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