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Attualità venerdì 17 marzo 2017 ore 13:33

I custodi del prezioso fagiolo

Rosy e Mariano Colla

Sono una ventina di agricoltori garfagnini di nascita o giunti nel territorio per coltivare i rari fagioli e preservarli da ibridazioni



CASTELNUOVO DI GARFAGNANA — I loro orti non sono come gli altri. Quando mostrano ad amici o visitatori il proprio lavoro non possono dire "qui ho il basilico, là i pomodori e i carciofi, invece qua faccio le patate". Sono i protettori del fagiolo fico di Gallicano o del fagiolo Gallorino e di altre preziosi ortaggi rari. I loro orti sono a monocoltura o con poche specie differenti.

Si chiamano Carlo Bechelli, Giuliano Bertolotti, Anita Bimbi, Giovanni Bravi, Maria Pia Cerretti, Rosy e Mariana Colla, Gastone Comparini, Antonio De Cesari, Ornella Fontana, Guido Giampaoli, Pierluigi Giorgi, Genoveffa Guidi, Anders Johansson, Luigi Lenzarini, Mario Ligniti, Caterina Motto, Silvio Boni, Loriano Pocai, Vittorio Rocchiccioli, Anna Maria Satti, Eugenio Vangi, 

Bechelli nato a Pieve Fosciana da molti anni si dedica alla coltivazione del piccolo appezzamento di sua proprietà in località Pianacce, comune di Castelnuovo di Garfagnana. Dal 2007 è agricoltore custode del fagiolo fico di Gallicano e per impedire qualunque forma di ibridazione ha deciso di coltivare soltanto questa varietà di fagiolo nel suo terreno.

Bertolotti è custode del fagiolo fico di Gallicano e del fagiolo Giallorino che da sempre conosce e coltiva. Ci racconta che il fagiolo fico è stato sempre consumato verde, è ottimo e molto saporito, come contorno condi

Bimbi, residente in località Giappone nel comune di San Romano è custode del fagiolo Giallorino, della patata rossa di Sulcina, di due cultivar di melo: Casciano e del Giappone.

Bravi custodisce il granturco ecotipo Oreccchiella, è grazie a lui se questa varietà è sopravvissuta ed è stata recuperata.

Cerretti, insieme al marito, coltiva granturco ottofile, patate e vari ortaggi. Custodiscono con cura anche la patata rossa di Sulcina.

I coniugi Colla coltivano principalmente mais formenton otto file e farro della Garfagnana. Si prendono cura anche del fagiolo Lupinajno, del pomodoro Fragola e di quattro cultivar di meli: Belfiore, del Giappone, Lucchese, Madonna del Carmine e Perrussetto.

Il maresciallo Comparini si prende cura del granturco nano di Verni, della patata rossa di Sulcina e di tre cultivar di meli: Casciano, Lucchese e Morto.

De Cesari è custode del Cilegio Marchiano e di due erbacee, il granturco nano di Verni e il fagiolo Mascherino.
Fontana è un'altra custode della patata rossa di Sulcina. Giampaoli invece si occupa di preservare la fagiola Garfagnina. Giorgi invece si dedica al fagiolo Turco Grigio.

Guidi produce farro, castagne e frutta antica varia, soprattutto mele e pere. Lo svedese Johansson nel suo agriturismo è custode del pomodoro Fragola e del melo Casciano. Lenzarini è custode dal 2008 del pomodoro fragola e di 2 cultivar di melo: Belfiore e del Giappone. Ligniti si dedica al pomodoro fragola, al fagiolo Turco Grigio e a due cultivar di melo, quello del Giappone e rossa di Villa Collemandina.

Silvio Boni e Caterina Motto custodiscono con grande passione il fagiolo Giallorino. Pocai si prende cura del fagiolo Giallorino, della patata rossa di Sulcina e del melo Casciano. Rocchiccioli coltiva principalmente mais formenton otto file, è custode del fagiolo Lupinajno. Satti è custode del melo rossa di Villa Collemandina. Per ultimo Vangi, custode di ben sei varietà di melo, Belfiore, Carlo, rossa di Villa Collemandina, Perrussetto, del Giappone e Casciano oltre che del fagiolo fico di Gallicano.


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