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Politica mercoledì 29 ottobre 2014 ore 22:00

Governo del territorio, ok alla nuova legge

Servizio di Francesco Sangermano

Il testo é stato approvato a maggioranza con alcuni emendamenti votati anche da esponenti dell'opposizione. Priorità: riuso e non consumo del suolo



FIRENZE — La nuova normativa sul governo del territorio é stata approvata a maggioranza con 29 voti a favore. Hanno votato no per Forza Italia Ammirati, Antichi, Ferri, Mugnai, Fuscagnie Santini, Donzelli di Fratelli d'Italia e Gambetta di Più Toscana. Astenuti Agresti, Magnolfi, Taradash del Nuovo centrodestra, Del Carlo dell'Udc  e Nascosti di Forza Italia.

Il provvedimento è stato illustrato in aula dal presidente della commissione ambiente  Giancarlo Venturi (Pd) che ha spiegato come, alla base del testo, ci sia la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e territoriale rurale inteso come attività economico-produttivaci. L'altra priorità è coniugare il "riuso e non consumo del suolo" con la "valorizzazione delle opportunità competitive offerte dalla qualità del territorio stesso". 

Negli oltre 200 articoli si prevede infatti il divieto di realizzazione di nuovi insediamenti residenziali nei territori agricoli e consumo zero all'interno dei territori urbanizzati ma con la possibilità di intervenire sull'esistente per promuovere il riuso e la riqualificazione delle aree urbane degradate o dismesse

La legge, ha spiegato ancora Venturi, intende favorire anche la "concreta semplificazione dei procedimenti".

"E' la legge più avanzata in Italia in materia di governo del territorio e pone la Toscana all'avanguardia - ha commentato il presidente della Regione Enrico Rossi -Questa legge si ispira all'idea di Machiavelli della 'politica come arte del rimedio".

Approvati, tutti a maggioranza, anche alcuni emendamenti. 

Tra questi, quello presentato dai consiglieri Gianfranco Venturi(Pd) e Andrea Agresti(Ncd) per modificare l’articolo 120, prevedendo che per la realizzazione di piscine “ad uso pertinenziale ancorché privato” sia sufficiente la presentazione di una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività).

Approvato anche l’emendamento all’articolo 122, firmato dai consiglieri del Pd Ivan Ferrucci, Lucia De Robertis, Marco Spinelli, Matteo Tortolinie Ardelio Pellegrinotti, che specifica che “i manufatti per l’appostamento fisso” per l’attività venatoria che non abbiano l’autorizzazione provinciale “devono essere rimossi”.

Via libera all’emendamento all’articolo 206, sottoscritto dai consiglieri Pellegrinotti, De Robertis e Tortolini (tutti del Pd), Agresti (Ncd) e Nicola Nascosti(FI), che prevede “un adeguato periodo di adeguamento ai Comuni che abbiano il regolamento urbanistico scaduto, oppure abbiano già avviato le procedure per i nuovi piani operativi e consentire, nel periodo dei tre anni successivi dall’entrata in vigore della legge, gli interventi di minore rilevanza, ferma restando l’individuazione del perimetro del territorio urbanizzato”.

Approvato infine un emendamento che inserisce l’articolo 226 bis, presentato dai consiglieri Pellegrinotti, Tortolini e De Robertis del Pd, a cui in aula si sono aggiunte le firme dei consiglieri di FI, che definisce non computate “nella capacità edificatoria attribuita dagli strumenti comunali di pianificazione urbanistica le addizioni consistenti nel rialzamento del sottotetto al fine di renderlo abitabile o nella realizzazione di servizi igienici, qualora carenti, purchè non comporti la costituzione di nuova unità abitativa”. 

"Abbiamo fissato in 2 anni i tempi per completare il procedimento d'informazione di uno strumento urbanistico - ha spiegato l'assessore regionale all'urbanistica Anna Marson - ma abbiamo anche previsto tempi piu' ridotti per i diversi procedimenti che vedono coinvolta anche la Regione nella fase d'approvazione del piano".

Insomma, dall'istruire la pratica a licenziare il documento di pianificazione del territorio da parte dei Comuni intercorreranno appena 24 mesi. Una mezza rivoluzione, se si considera che, ad oggi, i tempi medi per la formazione di un piano strutturale sono di circa 6 anni in un ente toscano, secondo un'analisi compiuta dall'Irpet nel 2012.


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Dichiarazione di Enrico Rossi
Dichiarazione di Anna Marson, assessore regionale all'Urbanistica
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