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Attualità giovedì 20 aprile 2017 ore 16:30

I primi dieci anni del centro antincendi boschivi

Servizio di Serena Margheri

Una giornata dedicata alla difesa dei boschi della Toscana per il compleanno dell'unico centro in Italia per l'addestramento dell'anticendi boschivi



SIENA — Gli incendi nei boschi della Toscana hanno vita breve: nell'80 per cento dei casi infatti le fiamme vengono fermate prima che raggiungano un ettaro di terreno. Questo grazie al lavoro dell'Aib, antincendi boschivi, e dalla preparazione del suo personale formato al centro "La pineta di Tocchi" a Monticiano, unico in Italia, che compie i suoi primi dieci anni. Per questo è stata organizzata una giornata per discutere sulla difesa dei nostri boschi, dove ha partecipato l'assessore regionale all'agricoltura Marco Remaschi, e nove Regioni italiane interessate al modello toscano dell'antincendio boschivo. Per l'assessore regionale Remaschi bisogna investire di più nella prevenzione e insegnare ai cittadini le buone regole per evitare gli incendi.

"Oggi – ha detto l'assessore Remaschi - festeggiamo una vera eccellenza nel panorama nazionale di cui andiamo fieri, anche perché è un caposaldo di tutto il sistema antincendi. L'attività di addestramento e aggiornamento svolta alla Pineta ha ricoperto in questo decennio un ruolo fondamentale sia per migliorare la qualità e la tempestività degli interventi sia per garantire la sicurezza e la professionalità degli operatori, e infine per migliorare la capacità di collaborazione ed integrazione tra i vari elementi operativi e decisionali della macchina regionale".

"Speriamo - ha aggiunto Remaschi - che questo Centro possa rappresentare un modello da replicare anche nelle altre Regioni che oggi abbiamo il piacere di avere come ospiti, per investire sempre di più nella prevenzione, primo baluardo per proteggere le nostre foreste.

L'assessore ha quindi evidenziato il valore delle due principali componenti dell'antincendio: "Mi piace ricordare l'indispensabile lavoro degli operai forestali e il grandissimo contributo dei volontari. Questi ultimi operano in base a una convenzione con la Regione Toscana, non ricevono rimborsi personali, ma unicamente contributi alle associazioni di appartenenza, che vengono utilizzati per il miglioramento e l'ottimizzazione dei servizi prestati. Questi volontari, oltre 4.000, ci mostrano l'anima vera della Toscana e dei toscani, quella partecipativa, solidale nel segno della disponibilità e della gratuità".

Nei primi tre mesi di quest'anno si sono sviluppati sul territorio toscano 113 incendi boschivi che hanno interessato una superficie boscata di circa 173 ettari, molti di questi dovuti agli abbruciamenti.

Il centro anticendi è composto da tre aule didattiche, una di informatica, ci sono anche 35 posti letto, una mensa, un eliporto, un laghetto, un chilometro di strade forestali e ostacoli per i corsi di guida. Nel centro antincendi ogni anno vengono formati 1.300 operatori. La Toscana mette in campo per prevenire e fermare gli incendi 4.700 uomini. I mezzi a disposizione dell'antincendi boschivi sono 600 più dieci elicotteri.


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