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Attualità martedì 14 ottobre 2014 ore 11:00
Il terzo settore alla prova della crisi
Mentre cambiano i bisogni delle famiglie schiacciate dalle difficoltà economiche il volontariato cerca un suo ruolo nel sistema di welfare regionale
FIRENZE — Il Consiglio regionale della Toscana insieme alla Conferenza permanente delle autonomie sociali (Copas) e all'Agenzia regionale di sanità (Ars) ha organizzato un focus group a Palazzo Bastogi a Firenze per capire in che modo deve configurarsi il rapporto tra pubblico e privato nel terzo settore, mentre la crisi economica fa sentire i suoi effetti sempre più in profondità sulle famiglie e i singoli.
Secondo Eleonora Vanni, presidente della Conferenza permanente delle autonomie sociali, "La crisi ha indebolito fortemente le condizioni sociali ed economiche di larghe fasce della popolazione. Il suo prolungarsi continua a spingere verso la povertà persone e famiglie. Questa situazione ha messo tutto il terzo settore di fronte ad interrogativi importanti".
Interrogativi che interessano anche il mondo della politica come conferma la consigliera regionale, membro dell'Ufficio di presidenza, Daniela Lastri, secondo cui vanno ridefinite identità e compiti dei diversi organismi. "Emerge - ha detto Lastri - l'esigenza di una Copas molto più orientata ad aspetti sostanziali, che a quelli formali e burocratici dell'espressione di parere sugli atti regionali, un vero luogo di partecipazione".
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