Cronaca lunedì 08 maggio 2017 ore 18:52
Il treno lo uccise, condannati 4 funzionari Rfi
La vittima era un operaio delle Ferrovie. Stava lavorando con due colleghi su uno scambio bloccato. Il tragico incidente avvenne nel 2009 a Rifredi
FIRENZE — Si è concluso con quattro condanne e un'assoluzione il processo a carico di cinque dirigenti e funzionari di Rfi rinviati a giudizio per omicidio colposo a seguito della morte di Domenico Ricco, un operaio di 27 anni, originario di Barletta, travolto da un treno regionale mentre stava lavorando a uno scambio bloccato nelle vicinanze della stazione di Rifredi.
La tragedia avvenne alle 23.25 del 5 novembre 2009. Ricco faceva parte di una squadra di pronto intervento con altri due colleghi. Quella sera i tre furono chiamati a intervenire a Rifredi. Mentre stavano lavorando sullo scambio, furono costretti a spostarsi per il transito di un treno merci. Ma così facendo non si accorsero che stava sopraggiungendo un treno regionale che colpì in pieno Ricco, uccidendolo sul colpo. Gli altri due operai riuscirono invece a salvarsi.
Secondo la pubblica accusa, i cinque rinviati a giudizio non avrebbero preso le precauzioni necessarie per far sì che gli operai del pronto intervento potessero lavorare in sicurezza, senza esporsi a rischi lungo i binari.
Oggi la sentenza del tribunale di Firenze ha condannato a tre anni e 10 mesi di carcere Francesco Torre, dirigente del movimento della stazione di Rifredi; a tre anni e sei mesi Carlo Manetti, caporeparto esercizio e impianti di sicurezza, e Alessandro Bartoloni, capo di zona per gli impianti di segnalamento e sicurezza; a tre anni Paolo Ceccherini, tecnico della manutenzione e caposquadra.
Assoluzione perchè il fatto non costituisce reato invece per Andrea Pratesi, responsabile della struttura organizzativa dell'unità territoriale di Firenze di rfi, con delega alla sicurezza sul lavoro.
I difensori dei quattro condannati hanno annunciato il ricorso in appello.
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