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Attualità venerdì 29 maggio 2020 ore 19:15

Il virus non è sparito, nuova ondata di Covid in autunno

Allarme dell'Organizzazione mondiale di sanità e dell'Iss. Brusaferro: "In autunno una patologia come il Covid-19 si può diffondere maggiormente"



ROMA — Tutta l'Italia è proiettata verso il prossimo 3 Giugno e il probabile inizio - salvo rinvii di una settimana decisi in extremis dal governo - di una nuova fase dell'emergenza coronavirus in cui saranno liberi gli spostamenti fra le regioni e riaperti i confini italiani ai cittadini provenienti dai Paesi dell'Unione Europea. 

"Ma il coronavirus non se ne è andato e con l'intensificarsi degli spostamenti delle persone bisogna prepararsi a nuove ondate che si propagheranno molto velocemente - ha dichiarato in un programma della Bbc ll'inviato speciale per il Covid-19 dell'Organizzazione David Navarro - In vista dell'allentamento delle restrizioni bisognerà continuare ad osservare il distanziamento fisico il più possibile ed isolarsi immediatamente in caso di infezione".

Anche il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro, in audizione in Parlamento, ha ribadito l'alta probabilità che in autunno si debba fronteggiare una seconda ondata di Covid.

"Per gli scenari che ci immaginiamo una patologia come il SarsCov2, che è trasmessa in droplet (ovveero attraverso goccioline di saliva nebulizzata), in autunno si può diffondere maggiormente e può essere confusa con altre sintomatologie di tipo respiratorio - ha detto Brusaferro - In autunno ci sono meno ore di sole e meno attività all'aperto ed è anche per questo che infezioni respiratorie si diffondono di più".

"Il virus è ancora presente e i comportamenti dei singoli sono le misure più efficaci per ridurne la circolazione - ha detto ancora Brusaferro - Questo è importante perchè il numero di persone entrate in contatto con il virus è limitato, anche se varia da regione a regione. E le persone che non sono entrate in contatto con il virus sono un serbatoio per la sua diffusione".

"Con la prossima settimana ci avviamo a una sfida molto importante perchè sarà liberalizzata la mobilità fra le regioni e quella internazionale - ha concluso Brusaferro - Questo richiederà una capacità ancora più attenta di monitorare e rispondere a focolai".


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