Monitor Consiglio giovedì 12 settembre 2024 ore 06:28 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
Ius Scholae, la bocciatura del Governo lascia una ferita aperta
Il gruppo del Pd in Consiglio regionale ha presentato una mozione in difesa della normativa sullo Ius Scholae
FIRENZE — "La bocciatura dell’emendamento sullo Ius Scholae da parte del Governo è una scelta clamorosa - dichiara Cristina Giachi, consigliera regionale Pd e presidente della commissione cultura del consiglio regionale in merito alla bocciatura da parte del Governo.
"A pochi giorni dall’inizio del nuovo anno scolastico, avevamo l’occasione di sanare una ferita che affligge la nostra società e il nostro ordinamento - prosegue Giachi - Il rifiuto di questo principio di uguaglianza da parte dell’esecutivo meloniano è grave e ingiustificabile: in questo modo continuiamo a disintegrare ciò che dovremmo integrare, nell’interesse di tutta la popolazione. Voglio fare gli auguri ai nostri ragazzi, con l’auspicio che questa ferita trovi presto una sua guarigione. A Firenze la sindaca Funaro, proponendo di dare la cittadinanza onoraria ai bambini e alle bambine che compiono due cicli di istruzione, porta avanti un gesto di lungimiranza per la scuola, le nuove generazioni e l’intera società. La Toscana continuerà a essere in prima linea per promuovere i diritti e l'integrazione, affinché nessun giovane sia escluso dal percorso di cittadinanza e dalla piena partecipazione alla vita della nostra comunità”.
“Proprio ieri in Consiglio Regionale - dichiara il capogruppo Pd Vincenzo Ceccarelli - abbiamo presentato una mozione come gruppo PD a difesa della normativa Ius Scholae. Credo che oggi, in Parlamento, chi ha bocciato la norma proposta abbia compiuto un atto che va contro il buon senso e la civiltà. Lo “Ius Scholae” è una riforma che non può essere né rimandata né ignorata. Negare la cittadinanza a chi ne avrebbe sostanziale diritto danneggia tutti. Continueremo a combattere per questa modifica di legge perché noi vogliamo una società sempre più giusta e coesa”.
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