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Monitor Consiglio martedì 07 febbraio 2023 ore 15:41 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

La Regione minimizza il valore sociale delle Rsa

Giovanni Galli
Giovanni Galli

"L'aumento di soli 68 centesimi della quota sanitaria è una vera elemosina. L’inattività della Giunta regionale ricadrà sui bilanci delle famiglie”



FIRENZE — “Siamo fortemente indignati dal continuo e palese disinteresse della Regione, una vera e propria mancanza di rispetto nei confronti delle Rsa i cui gestori, giustamente, da molto tempo si lamentano di essere scarsamente considerati. Gli aumenti dei costi di gestione, dovuti al caro energia ed altro, saranno coperti con aumenti delle rette e quindi come al solito a pagare saranno le famiglie toscane" afferma Giovanni Galli, Consigliere regionale della Lega e membro della Commissione Sanità.

“La prova lampante di questo colpevole distacco da parte del Presidente Giani, riguardo alle problematiche delle Residenze sanitarie, è l’incremento di soli 68 centesimi al giorno delle quota sanitaria a carico della stessa Regione - prosegue il Consigliere - I vari rincari pesano moltissimo sui bilanci delle predette strutture e quindi era auspicabile un supporto decisamente più adeguato, per scongiurare gli inevitabili incrementi delle rette che andranno, come detto, ad appesantire il bilancio di quelle famiglie che hanno parenti ospiti nelle Rsa".

“Sinceramente, dunque, non comprendo tale distratto atteggiamento da parte dell’Ente regionale che, probabilmente, si è dimenticato il fondamentale ruolo svolto da queste strutture in piena pandemia" sottolinea il rappresentante della Lega. 

“Tra l’altro, se alcune Rsa dovessero essere costrette a chiudere, caro Giani, si andrebbe ancor di più ad ingolfare il nostro sistema ospedaliero, con tutte le drammatiche ed inevitabili conseguenze del caso - sottolinea Galli - Da parte nostra, proseguiremo, quindi, ad attivarci per un cambiamento radicale delle politiche regionale su questa delicata quanto strategica tematica, alla luce anche del fatto che la Toscana registra un trend significativo di invecchiamento della propria popolazione, tanto che nel 2035 si paventa la necessità di strutture sempre più adeguate per la gestione delle cronicità che caratterizzano la vita dei nostri anziani".


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