Attualità domenica 10 settembre 2017 ore 09:00
La Toscana martoriata dalla piaga degli ecoreati
Sono state 1.722 le infrazioni rilevate nel 2017, il 6,9 per cento su scala nazionale. Boom di furti di opere d'arte. A Firenze i maggiori problemi
FIRENZE — Non ci sono ancora buone notizie sul fronte degli ecoreati in Toscana. Se ne è parlato nel capoluogo toscano a pochi giorni dalla presentazione del dossier 'Ecomafia 2017' di Legambiente.
Uno dei capitoli più dolorosi è quello del traffico illecito dei rifiuti. Su questo versante la Toscana si conferma al sesto posto anche nel 2017, con cifre che rimangono preoccupanti: 324 infrazioni accertate nel 2016, il 5,7 per cento del totale nazionale. In calo il numero di persone denunciate, pari a 431, così come quello degli arresti. In salita però, il numero dei sequestri effettuati: quest'anno sono stati 99. Guardando alla classifica delle province, i maggiori problemi si evidenziano in quella di Firenze dove le infrazioni accertate sono state 74 infrazioni accertate, l'1,8 per cento su totale nazionale. Segue Livorno con 41 infrazioni accertate, l'1 per cento su totale nazionale e Siena, con 34 infrazioni accertate, lo 0,8 per cento su totale nazionale.
Calano i reati legati al ciclo del cemento e contro gli animali. Per quanto riguarda i primi, la Toscana scende alla settima posizione, anche se diminuiscono le infrazioni accertate da 342 a 222, le persone denunciate, cioè 304 e i sequestri effettuati, da 106 a 61. Per quanto riguarda i reati contro gli animali, cioè bracconaggio, commercio illegale di specie protette, allevamenti illegali, pesca di frodo ma anche le nuove norme contro il maltrattamento degli animali di affezione, si nota un notevole miglioramento generale.
Particolare preoccupazione la destano le archeomafie: la Toscana infatti è una delle regioni maggiormente colpite dai ladri di opere d'arte, al secondo posto, con 79 furti. Con il Lazio guida la classifica delle regioni più soggette a furti.
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