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Lavoro mercoledì 10 novembre 2021 ore 18:35

Ciclofattorini lavoratori dipendenti, la Toscana va avanti

SERVIZIO - RIDERS, SIGLATA LA PRIMA INTESA FRA SINDACATI E ALCUNE AZIENDE TOSCANE

Firmato dalla Regione, dai sindacali e da alcune aziende toscane un accordo per inquadrare gli addetti alle consegne come lavoratori subordinati



FIRENZE — La Toscana continua la marcia per i diritti dei riders: nella sede della presidenza regionale è stata siglata la prima intesa complessiva e organica per la tutela effettiva dei diritti dei ciclofattorini, prevedendo un chiaro inquadramento degli addetti alla consegna di alimenti come  lavoratori subordinati e cpuntando, anche attraverso un albo delle imprese e un marchio etico, a far crescere tra i consumatori la consapevolezza sulla “sostenibilità etica” della scelta fatta dalle aziende aderenti.

Il protocollo è stato firmato da Regione Toscana, Cgil, Cisl e Uil, le aziende toscane del settore del food delivery Robin Food, Tadan, Sviluppo P.G. (che gestisce la piattaforma e la rete Runner Pizza), La Consegna, Montegrappa e dal Comitato regionale consumatori utenti.

Il protocollo nasce con l'obiettivo di produrre effetti concreti sulla qualità del lavoro dei rider e rende la Toscana un territorio all’avanguardia sul piano della tutela dei diritti di questa categoria di lavoratori.

Le linee guida impegnano le parti a sgombrare il campo dalle storture dell’organizzazione del lavoro che la crescita impetuosa della cosiddetta “gig economy” ha portato con sé.

Al centro dell'intesa ci sono dignità, salute e sicurezza, formazione e informazione, igiene alimentare. Le aziende firmatarie, che attualmente applicano diversi contratti ed inquadramenti ai lavoratori, si impegnano ad arrivare all'applicazione della disciplina del lavoro subordinato ai propri riders, garantendo tutte le coperture assicurative e previdenziali previste dalla legge e dai contratti nazionali di lavoro. Sono stabiliti il divieto di discriminazioni e ranking reputazionale e sono garantite modalità di assegnazione dei turni eque e trasparenti. L’intesa sancisce inoltre la tutela dei diritti sindacali e il diritto all’elezione o designazione dei rappresentanti per la sicurezza. 

I datori di lavoro sono tenuti a fornire dispositivi di sicurezza, a sottoporre a proprio carico i riders a visita medica preventiva, a formarli in materia di salute e sicurezza; in caso di allerta meteo “arancione”, si impegnano a valutare la sospensione temporanea del servizio; per il trasporto degli alimenti dovranno assicurare contenitori idonei a garantire resistenza, pulizia e coibentazione corretta. 

Un paragrafo è riservato al contrasto dell'intermediazione illecita e a strumenti per favorire l'incontro tra domanda e offerta di lavoro. 

Presso i centri per l'impiego della Regione Toscana saranno messi a disposizione specifici “elenchi di prenotazione” su base provinciale ai quali i lavoratori potranno aderire su base volontaria. 

Tra gli impegni assunti dalla Regione anche quello sul piano della formazione, attraverso la disponibilità sulla piattaforma digitale Trio e un corso rivolto ai rider incentrato su inquadramento normativo, salute e sicurezza, codice della strada, igiene degli alimenti, imballaggio e trasporto, diritti sindacali.

Il secondo pilastro del documento definisce le forme di valorizzazione della scelta da parte delle imprese di garantire la piena applicazione contrattuale, assicurativa e previdenziale. Sono previsti la certificazione, l'iscrizione a un albo, e un marchio etico che renderà più riconoscibile agli occhi di consumatrici e consumatori le aziende che assicureranno uno standard qualificato di diritti. A riconoscere la certificazione, che consentirà l’iscrizione al nuovo albo pubblico delle imprese “che operano nel pieno rispetto delle regole e nella totale legalità”, sarà Regione Toscana assieme alle organizzazioni sindacali e alle associazioni dei consumatori.


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