Politica martedì 08 luglio 2014 ore 19:58
Legge elettorale, Ncd attacca, FI temporeggia
Primarie e legge elettorale: Magnolfi (Ncd) ribatte a Forza Italia e al Pd. Il capogruppo degli azzurri Santini invece rimanda agli accordi nazionali
FIRENZE — Di fronte all'appello rivolto all'opposizione dal Pd e da altre forze politiche di maggioranza per arrivare a un accordo sulla riforma della legge elettorale toscana, il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale ha replicato ricordando che ''c'è un accordo a livello nazionale sull'Italicum''. ''Non dico che debba essere totalmente trasferito anche a livello regionale - ha aggiunto Santini - ma dobbiamo valutare che cosa puo' essere trasferito e che cosa no. E in ogni caso ill confronto, per quanto ci riguarda, è sempre aperto''.
Molto piu' dura la replica al Pd del capogruppo di Ncd in consiglio regionale Alberto Magnolfi.
«Segnali precisi sulla legge elettorale li abbiamo dati da mesi - ha detto Magnolfi - Si stava lavorando in maniera molto proficua all’interno del gruppo di lavoro presieduto dalla consigliera Lastri e si stavano delineando le condizioni per un ampio sostegno in Consiglio. All’improvviso, siamo entrati in zona paludosa perché il PD ha deciso di aspettare “i segnali chiari” di Forza Italia, che difficilmente potevano arrivare, stante il diverso orientamento sulla questione fondamentale del ritorno alle preferenze''. ''Se la maggioranza intende riallacciare un discorso costruttivo con chi ha mostrato di condividere l’impalcatura generale della proposta noi ci siamo e siamo pronti a chiudere l’accordo - ha concluso Magnolfi - Se invece, in assenza di Forza Italia, la maggioranza preferisce andare avanti da sola, ognuno in Consiglio sosterrà le proprie posizioni su tutti i punti della riforma».
In realtà, le divisioni piu' sostanziali in materia di riforme elettorali sembrano contrapporre proprio Forza Italia e il Nuovo Centrodestra. Partendo dalle questione apertissima delle primarie.
Il coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Parisi si è dichiarato favorevole alla consultazione popolare per individuare i candidati alle cariche monocratiche. '' Ma siccome il centrodestra è frastagliato in molti partiti – ha precisato Parisi - il non fare le primarie diventa una scusa per i partiti più piccoli per presentarsi da soli e tentare di avere una maggiore visibilità con un proprio candidato. Quindi i partiti in coalizione dovranno sottoscrivere davanti a un notaio che poi sosterranno il vincitore delle primarie”.
Immediata la replica di Alberto Magnolfi (Ncd).
''Le primarie dinanzi al notaio proposte dal coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Parisi per il centrodestra toscano andrebbero benissimo se ci fosse un notaio capace di risuscitare una comunanza di idee sulle prospettive, sui programmi, sui metodi e sui valori della politica e, in generale, sulla visione di un progetto strategico per la Toscana - ha replicato Alberto Magnolfi di Ncd - È un patrimonio che si è disgregato negli anni e non possiamo affidarci a formule magiche per tradurre i desideri in realtà''.
Di tutt'altro avviso Giovanni Santini, convinto ''che le primarie non devono essere un bluff e che ci deve essere la garanzia che gli accordi vengano rispettati anche dopo il loro esito''. ''E' allo studio a livello nazionale - ha ricordato Santini - un regolamento che, per le cariche monocratiche, si affida a una consultazione popolare''.
Da segnalare anche, la posizione dell'onorevole azzurro Maurizio Bianconi che ha lanciato l'associazione Noi Tutti per ''ricompattare i partiti del centrodestra in Toscana e opporsi alla linea eccessivamente filo-renziana di buona parte dei vertici toscani di Forza Italia'', ribattezzata da Bianconi 'forza Renzi'.
''Il responsabile regionale di Forza Renzi ha dichiarato di essere favorevole alle primarie per la scelta del candidato alla presidenza della regione a condizione che le forze che partecipano alle primarie sostengano il candidato prescelto con una scrittura notarile - ha scritto Bianconi in una nota - I suoi seguaci si sono affrettati prontamente a ripetere la cantilena. Le forze di centrodestra, invece, sono favorevolissime alle primarie e all'obbligo per il candidato di rimanere in regione: pretendono però una dichiarazione dinnanzi al notaio che i partecipanti siano alternativi a Renzi, alla sinistra, alle pseudo-riforme e all'italicum. Il responsabile regionale di forza Renzi ed i suoi seguaci toscani, devono sapere che, grazie a Noi tutti, è cambiata musica e che non c'è più spazio per gli imbonitori da fiera''.
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