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Monitor Consiglio mercoledì 11 giugno 2025 ore 17:25 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana
LGBTQIA+, il Pd chiede di aggiornare la legge

“I tempi cambiano e cambia la cultura, necessario rinnovare la normativa regionale”
FIRENZE — “Con questa mozione, approvata in Consiglio regionale, abbiamo voluto rimettere al centro la legge toscana del 15 novembre 2004, che da vent’anni rappresenta un punto di riferimento per il contrasto alle discriminazioni fondate su orientamento sessuale e identità di genere" ha commentato il consigliere regionale del Pd Iacopo Melio, primo firmatario della mozione in merito all’aggiornamento della legge regionale 15 novembre 2004, n. 63 (Norme contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere).
"La Toscana è stata tra le prime Regioni in Italia a dotarsi di una normativa specifica in questo ambito, prevedendo misure concrete a supporto della comunità LGBTQIA+, affinché settori fondamentali come formazione, lavoro, sanità, assistenza sociale e cultura fossero accessibili in modo equo e paritario per tutte e per tutti - prosegue Melio - Oggi però i tempi cambiano, cambia la cultura, cambia la consapevolezza soggettiva e, di conseguenza, cambiano anche i bisogni delle persone. Non sono più quelli di venti anni fa: per questo con la mozione chiediamo di aggiornare quella legge, coinvolgendo istituzioni e associazioni competenti, così da rendere gli strumenti di tutela e promozione dei diritti adeguati alle nuove sfide sociali e alle esigenze emerse”
“L’obiettivo è garantire una società sempre più inclusiva, alla luce delle richieste provenienti da chi ogni giorno, in un tempo ancora ostile, vive sulla propria pelle certe esigenze. La cronaca, purtroppo ci ricorda ogni giorno quanto sia ancora concreta la necessità di fronteggiare discriminazioni di ogni tipo e la Toscana in questo dovrebbe continuare a fare da capofila, come ha sempre fatto, per la tutela dei diritti umani, sociali e civili. Non è una battaglia di parte, né può essere ridotta a una questione ideologica; è un tema che riguarda tutte e tutti, anche chi pensa di non esserne toccato direttamente. Costruire una società più giusta e inclusiva non è un atto di generosità ma di equità e parità” ha concluso Melio.
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