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Attualità lunedì 15 luglio 2024 ore 15:21

Livelli essenziali di assistenza, Toscana sul podio

La certificazione, relativa al 2022, arriva dal rapporto annuale del Ministero della Salute e posiziona la regione tra le prime in Italia



TOSCANA — La Toscana si conferma sul podio nazionale per l’erogazione delle prestazioni Lea (livelli essenziali di assistenza sanitaria). La certificazione, relativa all'anno 2022, arriva dal rapporto annuale del Ministero della Salute e posiziona la regione tra le prime in Italia con un totale di 275,31 punti su 300, un punto in più rispetto all’anno precedente.

I risultati sono stati resi noti questa mattina a Roma. Ad illustrare i risultati, per mezzo di una nota, è la Regione Toscana.

La certificazione tiene di conto delle prestazioni che i sistemi sanitari regionali sono tenuti ad offrire a tutti i cittadini in forma gratuita o dietro pagamento di una quota di compartecipazione (i Lea, per l’appunto).  Il monitoraggio raggruppa i punteggi di 22 indicatori su tre aree: quella della prevenzione, l’area dell’assistenza distrettuale (ovvero i servizi sul territorio) e l’area ospedaliera

Vediamo come è andata la Toscana, punto per punto. Per quanto riguarda l'area distrettuale, la Regione ha totalizzato 96,42 punti, il risultato più alto a livello italiano nel 2022 con una leggera crescita rispetto all'anno precedente (+1,4). Rispetto al 2021, migliorano anche i dati sull'assistenza ospedaliera: 92,32 punti, con un +12,29 dal 2020 al 2022.

Lieve flessione, invece, nell'area della prevenzione, che tiene conto della copertura vaccinale pediatrica all’età di due anni per esavalente e morbillo, parotite e rosolia, controllo su animali e alimenti, stili di vita e screening oncologici. Qui la Toscana ha registrato un punteggio di 86,57, che scende di 4,8 punti rispetto all’anno precedente. C’è però una spiegazione: il dato, spiega la Regione, è stato elaborato per la prima volta sull’archivio dell’anagrafe nazionale vaccinale, dove per il 2022 erano presenti, nel caso della Toscana, alcuni problemi di sovrastima del numero di bambini da vaccinare e quindi il denominatore utilizzato risulta più alto di quello reale. Criticità già risolta per il 2023, con il raggiungimento della fascia massima di valutazione.

Complessivamente, rispetto al 2021 la Toscana è migliorata in due aree su tre. Un risultato raggiunto da 11 Regioni italiane. Sul podio insieme alla Toscana ci sono Emilia Romagna e Veneto.

“Nonostante la fase difficile che il sistema sanitario nazionale sta attraversando a causa del sotto finanziamento, la Toscana si conferma ai vertici nazionali per la garanzia dei livelli essenziali di assistenza – commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini -. Per questo ringraziamo i nostri professionisti che, pur lavorando in condizioni non semplici, riescono a garantire una qualità dei servizi superiore alla media italiana”.

“Certo – aggiungono - non ci sfuggono gli elementi di criticità, che possono essere superati se agiamo in due direzioni: da una parte dare battaglia per ottenere dal governo più risorse per la sanità pubblica, dall’altra attivare processi di innovazione organizzativa”.


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