Attualità Mercoledì 31 Dicembre 2025 ore 09:45
Avocetta intossicata dal piombo, stomaco pieno di pallini

L'uccellino è stato ricoverato al Cruma di Livorno, dove è sottoposto a una terapia nel tentativo di salvargli la vita e restituirlo alla libertà
LIVORNO — Un'Avocetta con lo stomaco pieno di piombo e intossicata dal metallo è stata soccorsa lunedì scorso in un giardino privato e ricoverata al Centro Cruma di Livorno gestito dalla Lipu.
L'uccellino secondo gli esperti potrebbe avere ingerito le munizioni residue di attività venatoria cibandosi e beccando sul fondale di qualche zona paludosa, suo habitat naturale.
Durante la digestione, il piombo rilascia sostanze tossiche che provocano una grave intossicazione, debilitano l’animale e possono portarlo alla morte nel giro di pochi giorni.
Volontari e veterinari Cruma, che garantiscono assistenza alla fauna in difficoltà anche nel periodo festivo, hanno avviato una terapia chelante per favorire l'eliminazione del piombo dall'organismo dell'Avocetta e un'altra di supporto alimentare.
"Se le condizioni lo permetteranno, nei prossimi giorni verrà effettuata anche una lavanda gastrica per rimuovere direttamente i pallini ancora presenti nello stomaco. In alternativa - spiega una nota - si spera che l’animale riesca a espellerli naturalmente, evitando un’ulteriore assimilazione del metallo".
Il recupero sarà comunque lungo e delicato, poiché il piombo permane a lungo nell’organismo e può causare ricadute gravi, compromettere la capacità di volo e di alimentazione autonoma della bestiola.
L'Avocetta e gli altri uccelli vittime del piombo nelle paludi
"L’Avocetta - fanno sapere ancora gli esperti - è una specie che vive in gruppi numerosi; sverna o transita lungo le coste e le zone umide della Toscana. Se le condizioni di salute miglioreranno, l’animale sarà rilasciato in un’area idonea frequentata da altri esemplari".
"Purtroppo dobbiamo denunciare ancora una volta il problema del piombo nelle paludi, che continua a costituire una minaccia silenziosa e altamente tossica", dichiara Nicola Maggi, responsabile del Cruma Lipu Livorno.
"La caccia provoca danni anche quando non spara direttamente: il piombo disperso nell’ambiente è una forma di inquinamento grave e tutt’altro che marginale. Oltre alle avocette - aggiunge - sono numerose le specie colpite da questo tipo di contaminazione, tra cui anatre, fenicotteri, avvoltoi e rapaci come la poiana, e tutti quegli animali che si alimentano di carcasse o filtrano il cibo dai fondali".
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