Cronaca martedì 25 luglio 2017 ore 18:05
Carabiniere chiedeva sesso in cambio di favori

A finire nei guai un sottufficiale dell'Arma che ha comandato il nucleo carabinieri dell'ispettorato del lavoro di Livorno. Sei i casi verificati
LIVORNO — Sesso in cambio di favori: prometteva un posto di lavoro a donne disperate. Poi minacciava alcuni commercianti annunciando loro controlli più severi nel caso non avessero assunto quelle donne.
Per questo è finito agli arresti domiciliari, con l'accusa di concussione e tentata concussione, l'ex comandante del nucleo carabinieri dell'ispettorato del lavoro di Livorno, poi in servizio presso il nucleo ispettorato del lavoro di Firenze.
Le indagini, portate avanti dalla Procura di Livorno, hanno fatto emergere almeno sei episodi: il modus operandi del sottufficiale consisteva nel dichiararsi disposto ad aiutare donne in cerca di lavoro a trovare un posto in cambio di favori personali e allo stesso tempo creava i presupposti perché ciò accadesse, paventando verifiche più approfondite agli esercenti che venivano controllati se non avessero assunto le donne che lui proponeva.
Appurate dagli investigatori "falsificazioni di atti e richieste di sconti eccessivi a pubblici esercenti".
Gli inquirenti non escludono che possano esserci stati altri casi perciò le indagini proseguono.
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