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Cronaca martedì 04 novembre 2025 ore 09:25
Società di comodo per contrabbandare arnesi da bricolage
L'importazione di utensili avveniva senza pagare l'Iva. I destinatari reali acquistavano le merci solo dopo lo sdoganamento. Confiscati 600mila euro
LIVORNO — Società di comodo importavano dalla Cina arnesi per il fai da te aggirando le norme per il pagamento dell'Iva, e solo dopo lo sdoganamento i destinatari reali acquistavano quelle stesse merci: a scoprire il giropesca di quegli utensili per bricolage sono stati i funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli (Adm) e i militari della guardia di finanza di Livorno, che hanno eseguito la confisca di 600mila euro a conclusione di un’operazione anticontrabbando.
Le attività investigative erano scaturite da approfondimenti e analisi di rischio su merci provenienti dalla Cina, importate da tre società create ad hoc per interporsi tra fornitore e reale acquirente, quest'ultimo individuato in un soggetto operante in Campania e ritenuto responsabile anche di emissione di fatture false per diversi milioni di euro.
La somma confiscata rappresenta secondo gli investigatori il profitto illecito del contrabbando aggravato legato all’utilizzo da parte delle tre società di comodo, prive di una struttura effettiva e che effettuavano le importazioni eludendo la normativa sul pagamento dell’Iva. Le reali società destinatarie, individuate tramite indagini anche tecniche, acquistavano poi i prodotti, ma solo a sdoganamento effettuato.
"Di fatto - spiegano finanzieri e funzionari Adm - le società di comodo gestite da prestanome, che risultavano le importatrici della merce, pagavano il materiale proveniente dalla Cina con somme loro accreditate dalle effettive destinatarie dei prodotti".
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