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Cronaca lunedì 24 dicembre 2018 ore 09:58

Moby Prince, la procura apre una nuova indagine

Secondo quanto emerso dall'inchiesta parlamentare il disastro, che costò la vita a 140 persone, non sarebbe riconducibile alla presenza di nebbia



LIVORNO — La Procura di Livorno ha acquisito agli atti la relazione conclusiva della Commissione parlamentare d'inchiesta e aperto un nuovo fascicolo di indagine sul disastro della Moby Prince. 

Secondo quanto emerso dall'inchiesta parlamentare, infatti, il disastro non sarebbe riconducibile alla presenza di nebbia o alla negligenza del comando del traghetto.

Luchino Chessa, presidente dell'Associazione 10 Aprile-Familiari Vittime Moby onlus, e Loris Rispoli, presidente Associazione 140, lunedì scorso hanno incontrato il procuratore capo Ettore Squillace Greco e il sostituto procuratore Sabrina Carmazzi.

"In seguito ad una richiesta specifica - precisano Chessa e Rispoli - per quanto riguarda la Procura di Livorno, abbiamo avuto un riscontro positivo in occasione di un incontro che si è tenuto lunedì 17 dicembre scorso: è emerso che la Procura di Livorno ha richiesto la relazione conclusiva ancora prima della pubblicazione della stessa; dal colloquio, dai toni giustamente riservati, è emerso che le indagini, con tutta probabilità, verranno o sono già state riaperte, anche al fine di verificare ipotesi di reato ancora perseguibili". 

"Come familiari delle vittime - aggiungono Chessa e Rispoli - non possiamo che plaudire per la posizione del procuratore Ettore Squillace Greco che consideriamo un evidente e concreto passo in avanti, nella speranza per fare piena luce su quello che è accaduto la notte del 10 aprile 1991, in attesa di avere giustizia per la notte del 10 aprile 1991, in attesa di avere giustizia per la sofferenza e la morte orrenda che hanno avuto i nostri cari".


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