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Attualità mercoledì 10 giugno 2020 ore 18:25

Voucher al posto dei rimborsi, McCartney: "Scandaloso"

Paul McCartney - foto da facebook

Cancellati causa Covid due concerti in Italia dell'ex Beatles, di cui uno al Summer Festival di Lucca, ma niente biglietti rimborsati: "E' un insulto"



LONDRA — Paul McCartney ha commentato con parole durissime la decisione del governo italiano di consentire agli organizzatori di concerti e altri eventi cancellati a causa dell'epidemia di Covid di non restituire i soldi dei biglietti già venduti bensì di consegnare al posto dei rimborsi un voucher da utilizzare l'anno prossimo. McCartney aveva in programma due concerti in Italia nel 2020, uno il 10 Giugno a Napoli e un  altro il 13 Giugno al Summer Festival di Lucca.

"È veramente scandaloso che coloro che hanno pagato un biglietto per uno show non possano riavere i loro soldi - ha dichiarati su Facebook il musicista - Senza i fan non ci sarebbe musica dal vivo. Siamo fortemente in disaccordo con ciò che il governo italiano e Assomusica hanno fatto. A tutti i fan degli altri Paesi che avremmo visitato quest'estate è stato offerto il rimborso completo. L'organizzatore italiano dei nostri spettacoli ed i legislatori italiani devono fare la cosa giusta in questo caso.  Siamo tutti estremamente dispiaciuti del fatto che gli spettacoli non possano avvenire ma questo è un vero insulto per i fan".

Sulla vicenda è nuovamente intervenuta anche l'associazione di consumatori Codacons che sta ricevendo centinaia di chiamate da cittadini toscani che chiedono di poter usufruire di un servizio di assistenza legale per recuperare il loro denaro.

"Nessuno vuole vedere fallire società ed enti coinvolti - scrive in una nota il Codacons - ma i consumatori vanno tutelati nei loro diritti e non possono essere chiamati a coprire i costi della crisi di vettori, tour operator, albergatori o agenzie di ticketing. Tantissimi cittadini toscani lamentano l'assenza di informazioni precise sulle modalità per ottenere il rimborso da parte di vettori, tour operator, albergatori o venditori di servizi e in alcuni casi il rifiuto esplicito da parte di enti, aziende e società coinvolte di procedere autonomamente ai dovuti rimborsi. Tutte circostanze che si pongono in aperto contrasto con la normativa europea, che nel caso di cancellazione (per circostanze inevitabili e straordinarie) prevede il diritto del consumatore ad ottenere la restituzione delle somme pagate". 

"Il Governo deve fare al più presto chiarezza sull'intera questione - conclude il presidente Carlo Rienzi - Intanto, garantiamo assistenza legale a chiunque ne avesse bisogno, per aiutarlo a chiedere il dovuto evitando lungaggini o spese ulteriori".


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