Il sopravvissuto al naufragio nel mare di Okhtosk viene salvato dopo due mesi alla deriva nelle acque della Siberia
Attualità giovedì 14 luglio 2016 ore 14:17
Balneari, l'Ue boccia la proroga delle concessioni
La sentenza della Corte di Giustizia Europea ha stabilito che le concessioni sulle spiagge italiane devono essere messe a gara subito
LUSSEMBURGO — La proroga automatica delle concessioni demaniali marittime e lacustri fino al 31 dicembre 2020 decisa dall'Italia è da cassare. Lo ha stabilito la Corte di Giustizia dell'Unione Europea, con la sentenza che riunisce due cause che vedono opposti dei gestori di bagni a enti locali, in Lombardia e Sardegna.
Secondo quanto disposto dalla Corte, il diritto dell'Unione è contrario alla possibilità che le concessioni per l'esercizio delle attività turistico-ricreative nelle aree demaniali marittime e lacustri siano prorogate in modo automatico, in assenza di qualsiasi procedura di selezione dei potenziali candidati. Questo perché, hanno detto i giudici di Lussemburgo, in questo modo si impedisce la selezione imparziale e trasparente dei candidati alla gestione del servizio.
Dal punto di vista giuridico, la pronuncia non risolve direttamente le controverse nazionali da cui si era partiti. Quella della Corte è infatti l'interpretazione del diritto dell'Unione sulla base della quale ora spetterà al giudice nazionale competente risolvere la causa.
Una mazzata contro cui i balneari hanno già annunciato battaglia con un presidio davanti al ponte di Lido di Camaiore.
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