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Attualità mercoledì 04 maggio 2016 ore 16:55
"La nuova legge allontana lo spettro Bolkestein"
Confesercenti e Fiba Toscana promuovono il testo approvato dal Consiglio regionale con cui i balneari potranno chiedere nuove concessioni
FIRENZE — La nuova legge dà la possibilità di avere una concessione per un periodo da sei a venti anni dichiarando gli investimenti che si intendono fare per valorizzare e tutelare l’area in concessione medesima.
Un provvedimento su cui intervengono Confesercenti e Fiba Toscana che non risparmiano critiche alle protese: "La legge regionale sul Demanio marittimo, appena approvata dal Consiglio Regionale, ha scatenato, come prevedibile, la solita ridda di commenti del club degli scontenti permanenti; ma, lasciando perdere la demagogia ed i falsi luoghi comuni con i quali gli agitatori di professione sparano sui media e leggendo il testo approvato, emergono con chiarezza gli elementi positivi della nuova normativa, che ha il pregio di offrire una opportunità agli imprenditori del settore, allontanando lo spettro delle gare ipotizzate dalla Bolkenstein"
Nello specifico della legge, "l’iniziativa è assolutamente individuale e può essere attivata esclusivamente dall’attuale titolare di una concessione demaniale marittima. In caso di istanze concorrenti, il Comune valuta quale sia il progetto migliore. La legge, e questa è la seconda novità importante, nel caso il progetto del concessionario non venga approvato, riconosce allo stesso il diritto all’immediato indennizzo, determinato nel 90 per cento del valore dell’azienda. Si tratta di una novità assai rilevante, che riconosce la fondatezza degli indirizzi giurisprudenziali ormai affermatisi sia a livello nazionale che comunitario".
Da tenere presente, spiegano Confesercenti e Fiba, "che la norma non risolve la vertenza Bolkenstein, che richiede l’intervento del Governo e soprattutto che non è in grado di fornire una risposta esauriente per tutti gli attuali concessionari. Si tratta di uno strumento che può aiutare molte imprese ad uscire dall’attuale empasse che ne ha bloccato lo sviluppo per troppi anni".
"La norma - concludono - è stata messa a punto sulla spinta e con il positivo contributo dei comuni costieri della Toscana, fortemente interessati a salvaguardare e valorizzare il patrimonio delle imprese balneari della Regione, e di questo va dato atto".
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