Crollo del viadotto di Albiano, 17 indagati

Ci sono dirigenti e tecnici dell'Anas e della Provincia fra le persone coinvolte nell'inchiesta sull'improvviso collasso del ponte

MASSA CARRARA — Prosegue l'inchiesta della procura sulle cause dell'improvviso crollo del viadotto di Albiano, nel territorio di Aulla, avvenuto l'8 Aprile senza provocare vittime ma con danni ingentissimi: l'intera struttura è completamente collassata su se stessa e comunque due persone sono rimaste ferite in modo non grave, i conducenti di un mezzo della Tim e del camion di un corriere.

L'ipotesi di reato al momento sono disastro colposo e lesioni. Le persone iscritte nel registro degli indagati sono 17 e fra queste ci sarebbero dirigenti e tecnici dell'Anas e della Provincia di Massa Carrara, i due enti che, in tempi diversi, si sono occupati della manutenzione della struttura. La procura ha chiesto anche di nominare un perito per accertare le cause del clamoroso cedimento.

Il viadotto di Albiano, gestito per molti anni dall'Amministrazione provinciale, dal 2018 è tornato di competenza dell'Anas. Situato lungo una strada statale, era un collegamento strategico fra la provincia di Massa Carrara e quella di La Spezia. Dall'estate 2018 l'amministrazione comunale ha più volte segnalato all'Anas la presenza di crepe e altri problemi strutturali ricevendo in risposta solo rassicurazioni. E infatti non sono mai stati adottati provvedimenti per la limitazione del traffico, neppure quello pesante.

Dopo il crollo, la ministra delle infrastrutture De Micheli ha nominato commissario per la ricostruzione il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

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