Attualità martedì 17 novembre 2020 ore 16:59
"Chiusa in casa per 20 giorni ed era negativa"
Il caso segnalato da Adoc Alta Toscana: "I tamponi dai privati non vengono registrati, salta il tracciamento. Prenotazioni online impossibili"
MASSA CARRARA — A segnalare i disservizi per quanto riguarda i tamponi e la pioggia di richieste di aiuto che arrivano dai cittadini dell'area nord della Toscana è l'Adoc che racconta anche di un caso estremo accaduto nella provincia di Massa Carrara.
"Una ragazza - raccontano Mauro Bartolini e Valentina Sparavelli dell'Adoc- ha chiamato i nostri uffici per sapere cosa fare perché ha dovuto aspettare il risultato del tampone per quasi tre settimane. Al ventesimo giorno è arrivata la risposta che era negativa. Nel frattempo avrebbe potuto positivizzarsi per qualsiasi altro motivo. Senza contare la perdita di giornate di lavoro, che sappiamo bene quanto e come incide sui liberi professionisti che non hanno trattamenti di favore o agevolazioni statali, e tutto il resto che comporta un isolamento forzato che alla fine è stato del tutto inutile”.
"Ci sono persone che alla fine sono state costrette a rivolgersi ai privati per avere una risposta. Tampone positivo ma nonostante ormai sia acclarato da oltre una settimana l’Asl non dà segni di vita – proseguono Bartolini e Sparavelli -. E’ chiaro che così salta tutto il sistema, compreso il tracciamento degli eventuali contatti. E anche l’app Immuni diventa del tutto inutile. Sono tantissime le denunce che continuano ad arrivare ai nostri sportelli”.
Sempre secondo la denuncia dell'Adoc sulla gestione di tamponi e tracciamento "è praticamente impossibile riuscire a connettersi e a trovare date disponibili per i tamponi. Ormai sembra diventato il click day del tampone: bisogna connettersi a mezzanotte precisa e cercare di essere i più veloci di tutti".
"Una follia e siamo arrivati al punto che la quarantena finisce prima della data disponibile per il tampone. Infine c’è il problema pure dei laboratori privati: ci arrivano diverse segnalazioni di privati che ormai propongono prezzi alle stelle cercando di approfittare del momento. La Regione Toscana e le forze dell’ordine dovrebbero verificare con attenzione nei vari centri", concludono da Adoc.
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