Attualità giovedì 07 maggio 2020 ore 16:50
Plasma contro il Covid, studio su 50 pazienti
All'ospedale delle Apuane sarà avviato uno studio sulla somministrazione del plasma da un paziente convalescente da Covid a un paziente con polmonite
MASSA — "Studio in aperto sulla somministrazione di plasma di paziente convalescente da Covid-19 a paziente con polmonite COVID-19 ospedalizzato, non in terapia intensiva" questo è il titolo dello dello studio partito nell'ospedale Apuane, durerà da maggio a dicembre 2020 e si propone di includere 50 pazienti.
Di cosa si tratta? Lo spiega Mirko Lombardi, il coordinatore organizzativo del comitato, istituito su nomina del direttore sanitario dell'ospedale Apuane, Giuliano Biselli.
"Nel contesto dell'organizzazione interna dell'ospedale Apuane, è stato istituito un comitato tecnico-scientifico Covid-19 - precisa Lombardi - allo scopo di coordinare le linee di terapie che andavano rapidamente definendosi durante l'epidemia in corso sia nel territorio che in ambito ospedaliero; nel comitato, fondamentale è il contributo della coordinatrice scientifica, la dottoressa Antonella Vincenti, responsabile della malattie infettive dell'ospedale".
"Questo comitato - aggiunge Lombardi - ha istituito dei gruppi di lavoro su varie tematiche clinico-terapeutiche. Uno di questi gruppi ha avuto il compito di studiare gli aspetti clinici e le esperienze riportate in letteratura sulla trasfusione di plasma immunizzato in pazienti con polmonite da Covid-19 ed in corso di discussione è nata la proposta, mutuata da quanto sta per partire negli Stati Uniti, di definire e proporre al comitato etico della nostra azienda uno studio sull'argomento. In particolare, a differenza della maggior parte degli studi proposti o in partenza in altri ospedali italiani che prevedono la somministrazione a pazienti già intubati e in rianimazione, questo studio prevede la somministrazione ai pazienti con polmonite covid-19 ospedalizzati, ma non in rianimazione".
"Il plasma da infondere ai pazienti in fase acuta di malattia sarà prelevato con donazione volontaria dai pazienti guariti al covid e che quindi hanno nel loro plasma gli anticorpi contro il virus, per poter così verificare la possibilità di un eventuale miglioramento clinico tale da evitare il ricovero in rianimazione. L'obiettivo che vorremmo raggiungere è quello di prevenire il peggioramento ed avviarli quanto prima a guarigione".
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