Mostra Modì, dossier di 90 pagine in procura

I curatori della mostra al Palazzo Ducale su cui la procura ha aperto un'inchiesta hanno presentato un dossier sull'autenticità delle opere contestate

GENOVA — A mettere in discussione alcuni dei dipinti selezionati per l'esposizione genovese sono stati il collezionista livornese Carlo Pepi e lo studioso Marc Restellini (vedi qui sotto gli articoli collegati). Ma i curatori della mostra Rudy Chiappini e Stefano Zuffi respingono con fermezza le loro accuse e hanno inviato ai pm di Genova un dossier di 90 pagine in cui hanno riunito la documentazione che ha supportato le loro scelte, da mostre precedenti di istituzioni famose come il Centre Pompidou di Parigi o il Complesso del Vittoriano di Roma ai cinque cataloghi su Modigliani pubblicati tra il 1956 e il 2012. Per il dipinto più famoso, il Nudo disteso di Céline Howard, i curatori hanno allegato al dossier anche le analisi chimiche sulla tela effettuate da un laboratorio tedesco.

Chiappini e Zuffi, insieme ai presidenti della Fondazione per la cultura Palazzo Ducale e della società organizzatrice dell'esposizione, MondoMostre Skira, hanno annunciato una querela per danni morali e materiali contro Pepi e Restellini.

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