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Cronaca lunedì 24 gennaio 2022 ore 19:40

Morti in corsia, Fausta Bonino assolta in appello

Fausta Bonino
Fausta Bonino

In primo grado l'infermiera dell'ospedale di Piombino era stata condannata all'ergastolo. Era accusata di omicidio volontario plurimo



FIRENZE — I giudici della Corte di appello di Firenze hanno assolto Fausta Bonino, 59 anni, l’infermiera accusata di omicidio volontario plurimo per aver provocato, secondo la ricostruzione degli inquirenti, la morte di 10 pazienti ricoverati nel reparto di rianimazione dell’ospedale Villamarina di Piombino. 

I decessi sono avvenuti fra il 2014 e il 2015 ed avrebbero avuto come comune denominatore emorragie improvvise che, per gli inquirenti, potevano essere collegate a dosi massicce di eparina, un anticoagulante iniettato senza la prescrizione dei medici. Quando, nel 2016, le indagini iniziarono, i casi sospetti erano 14, poi furono ridotti a 10.

L'avvocato difensore dell'infermiera, Vinicio Nardo, ha dichiarato che, a suo avviso, per l'assoluzione sono state determinanti le testimonianze di 4 persone, medici e infermieri dell'ospedale di Piombino, che hanno confermato che era possibile accedere al reparto dove lavorava Fausta Bonino anche senza il badge di riconoscimento in possesso del personale autorizzato. "Alcuni elementi che in primo grado erano stati ritenuti certi invece certi non erano - ha spiegato l'avvocato - La catena del ragionamento accusatorio si è spezzato in più punti".

Fausta Bonino si è sempre proclamata innocente. Al termine del processo di primo grado è stata condannata all’ergastolo per 4 dei 10 decessi al centro del processo. Oggi la donna ha ascoltato la lettura della sentenza di assoluzione in secondo grado circondata dai familiari, dopo di che è scoppiata in lacrime: "Ancora non ci credo - ha detto - Io non ho ucciso nessuno e oggi mi hanno creduta. Non potevano accusarmi per delle menzogne dette da qualcuno. Non c'era altro".

Anche il pubblico ministero del processo del processo di appello, Fabio Origlio, aveva chiesto l'ergastolo per l'imputata. Ma i giudici hanno deciso di assolvere la donna "per non aver commesso il fatto".

Fausta Bonino è stata invece condannata a un anno e mezzo di carcere per ricettazione, accusa derivata da alcuni farmaci trovati nella sua abitazione al momento dell'arresto. La pena è stata dichiarata dai giudici sospesa.

Notizia in aggiornamento


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