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Attualità mercoledì 04 giugno 2014 ore 19:09

Mugnai contro Marroni sulle liste d'attesa Asl

Il vicepresidente della Commissione Sanità attacca: "Dalla Giunta solo promesse". Replica l'assessore: "Il 75% delle prestazioni erogato in 30 giorni"



FIRENZE — Botta e risposta tra Luigi Marroni, assessore regionale alla Salute e Stefano Mugnai, consigliere regionale di Forza Italia e vicepresidente della Commissione consiliare che si occupa appunto di sanità. Motivo del contendere le liste d'attesa nelle Asl. A cominciare la diatriba è stato Mugnai che in una nota ha pubblicato un resoconto dei ritardi accumulati dalle Asl toscane nell'effettuare alcuni esami.

"Ci sono casi - ha scritto Mugnai - come quello di Pistoia (Asl3) dove la prima data disponibile per un’ecografia è il 25 marzo 2015, o di Livorno dove la media aziendale di attesa per una mammografia è di 367 giorni. Sono i casi limite, perché comunque la piaga rimane diffusa come sempre: a Grosseto città (Asl9) per alcune tipologie di risonanza magnetica in particolare cervicale e cranio si attendono 266 giorni, in area apuana (Asl1) l’ecografia alla mammella si fa dopo 179 giorni in media mentre nel Senese, azienda ospedaliera compresa, per una risonanza all’articolazione coxo-femorale se ne aspettano 171; ancora risonanza magnetica senza mezzo di contrasto rappresenta il picco critico nella Asl 11 di Empoli, con 143 giorni per la prima disponibilità; nel Pisano, invece, meglio non aver bisogno di radiografie, dato che per alcune di esse c’è una lista di 116 giorni».

Immediata la replica di Marroni. "La Toscana eroga ogni anno oltre 4 milioni di prestazioni di diagnostica per immagini: oltre 1,5 milioni di ecografie, 1,5 milioni di RX, quasi 350 mila RM e altrettante TC; sul prenotato complessivo del 2013, oltre il 75% delle prestazioni è stato garantito entro i 30 giorni; se applichiamo invece la soglia dei 60 giorni prevista dal PNGLA (Piano Nazionale Governo Liste Attesa), i cittadini toscani hanno quasi il 90% delle prestazioni garantite. La denuncia del vicepresidente Mugnai - prosegue l'assessore - si riferisce solo ad alcune prestazioni di diagnostica per immagini particolarmente selezionate, che vengono da lui assunte come riferimento universale".

In ogni caso, ha concluso Marroni, entro il mese di giugno la Regione è intenzionata a ridisegnare la struttura dell'offerta specialistica prevedendo, tra le altre cose, l'utilizzo dell'attività libero professionale intramuraria come ulteriore possibile strumento per il governo delle liste e il contenimento dei tempi di attesa.

In serata ecco la controreplica di Mugnai. "Facile erogare in tempi standard prestazioni scarsamente richieste" ,ha detto il vicepresidente della Commissione Sanità, aggiungendo ironico: "Se all’atto della richiesta (per un esame specialistico, ndr) mi si prospettano 200 giorni d’attesa, vado altrove pagando. Questo è ciò che capita a migliaia di toscani, invisibili alle statistiche ‘amiche’ di Marroni". E comunque, ha concluso Mugnai, se il sistema funziona che bisogno c'è di "ridisegnarlo?".


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