Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 14:25 METEO:FIRENZE13°19°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
sabato 05 ottobre 2024
Tutti i titoli:
corriere tv
Sinner gentiluomo con la raccattapalle colpita dal servizio dell'avversario
Sinner gentiluomo con la raccattapalle colpita dal servizio dell'avversario

Monitor Consiglio venerdì 13 settembre 2024 ore 04:27 Spazio a cura dei gruppi politici del Consiglio regionale della Toscana

Multiutility, no definitivo del M5S alla Borsa

Irene Galletti
Irene Galletti

"L'impegno deve essere per una ripubblicazione autentica dei servizi"



Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle in Consiglio Regionale, interviene nel dibattito in corso sul progetto Multiutility in Toscana, evidenziando le criticità della quotazione in borsa e ribadendo la necessità di una gestione interamente pubblica dei servizi locali, a partire da quello idrico.
Galletti esprime la posizione del Movimento 5 Stelle, opponendosi alla finanziarizzazione dei beni comuni e rilanciando la battaglia per una ripubblicizzazione autentica, in linea con l'esito del referendum del 2011.

“La rassegna stampa di oggi rappresenta l’emblema del caos che avvolge la politica regionale nella gestione dei servizi pubblici locali. Come Movimento 5 Stelle, fin dall'inizio abbiamo espresso un parere negativo sul progetto Multiutility promosso dai sindaci Nardella, Biffoni e Barnini, non solo per una questione di merito, ma anche per le modalità e la forma con cui si intendeva procedere all’accorpamento dei servizi pubblici in Toscana.

La scelta di ricorrere alla quotazione in borsa per reperire le risorse finanziarie necessarie alla creazione e al mantenimento della nuova azienda è, e rimane, per noi assolutamente inaccettabile. Tale scelta contrasta infatti con il principio stesso di gestione pubblica dei servizi, il cui obiettivo dovrebbe essere contenere le tariffe e mantenere il pieno controllo sulla gestione dei servizi pubblici locali nella nostra regione.

Il segretario del PD, Fossi, ha recentemente dichiarato superata la visione secondo cui è necessario ricorrere alla borsa per finanziare i servizi pubblici locali, proponendo invece l'azionariato popolare e ribadendo la necessità di un controllo pubblico totale per evitare speculazioni finanziarie guidate dalla logica perversa dei dividendi azionari.

Abbiamo accolto con favore questa apertura, rispondendo nel merito e proponendo quella che, a nostro avviso, rappresenta la soluzione migliore: escludere il servizio idrico integrato da qualsiasi progetto di multiservizi, poiché l'acqua è un monopolio naturale da tutelare e deve essere messa a disposizione di tutte le cittadine e di tutti i cittadini. Questa posizione è stata rilanciata pochi giorni fa anche dall'assessora del PD Alessandra Nardini.

La domanda che rivolgiamo a chi oggi continua a parlare di una grande azienda regionale che racchiuda tutti i servizi pubblici è la seguente: concretamente, quali misure si intendono attuare?

Attualmente, infatti, esistono atti pubblici che contraddicono le buone intenzioni spesso espresse a parole.

Ci sono, ad esempio, le delibere dei Comuni che hanno aderito al progetto Alia Multiutility, il cui statuto prevede espressamente la quotazione in borsa. Queste delibere sono state approvate dai Consigli comunali e sono ancora in vigore. Dunque, quali sono le reali intenzioni? Cosa si intende fare, nei fatti?

Proprio a causa di queste delibere, oggi risulta impossibile la ripubblicizzazione di un'azienda come Acque Spa, poiché alcuni soci pubblici hanno ceduto le loro quote ad Alia Spa, bloccando così il riacquisto delle quote detenute dal socio privato e la possibilità di procedere con un affidamento diretto che avrebbe garantito una gestione interamente pubblica del servizio.

Inoltre, il 31 dicembre 2024 scadrà l’attuale concessione di Publiacqua, il gestore idrico delle province di Firenze, Prato e Pistoia. Nelle prossime settimane, l’Autorità Idrica Toscana (AIT) pubblicherà il nuovo bando di gara per il ventennio 2026-2046, che prevede la partecipazione di un socio privato con il 30% delle quote.

Come si può allora parlare di Multiutility interamente pubblica se si sta per pubblicare un bando che include la presenza di soci privati?

In definitiva, la confusione regna sovrana e, al momento, sembra che nessuno voglia affrontare seriamente la questione, limitandosi a esprimere buoni propositi.

Noi, dal canto nostro, continueremo la nostra battaglia per una vera ripubblicizzazione dei servizi pubblici locali, a partire da quello idrico, nel rispetto del referendum del 2011 e con la convinzione che la finanza debba essere tenuta lontana da tutto ciò che riguarda i servizi ai cittadini".

Così Irene Galletti, Presidente del Gruppo Movimento 5 Stelle Toscana.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Ti potrebbe interessare anche:

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno