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Attualità venerdì 14 agosto 2015 ore 17:32

Niente sussidi agli extracomunitari disoccupati

Nessun sostegno per chi non ha un lavoro da due anni e un invito a rientrare nel proprio Paese. Il Comune: "Poche risorse, la Regione è morosa"



AREZZO — Niente sostegni da parte del comune di Arezzo, guidato da una giunta di centrodestra, ad extracomunitari disoccupati da più di due anni e invito a rientrare nel loro Paese di origine. 

Sostegni a italiani, e anche ai migranti, se si è residenti stabilmente ad Arezzo da cinque anni dimostrando tuttavia che si è in cerca di un'occupazione al momento in cui si chiede aiuto. 

Sono questi alcuni dei punti che andranno a formare le linee guide volute dall'assessore comunale di Arezzo, Lucia Tanti, per combattere le poche risorse.
"Le risorse - spiega l'assessore -  sono poche da anni e la Regione Toscana è "morosa" nei confronti del comune di Arezzo di circa 700 mila euro per le annualità 2013-2014 e quindi sono costretta a fare delle scelte".

L'assessore sta predisponendo le linee guida "da inviare agli uffici e a cui gli uffici dovranno attenersi dove si indicano le priorità per l'erogazione dei sostegni diretti e temporanei che il mio assessorato distribuisce quotidianamente. Tra i punti fermi ci sono: la residenza stabile da almeno cinque anni per accedere a qualsiasi tipo di sussidio; la residenza da almeno 10 anni per accedere al secondo intervento di sostegno; la dimostrazione che si è in cerca di occupazione al momento della richiesta di aiuto; un tetto massimo di 4 interventi di sostegno annui".

A chi, non aretino, ma extracomunitario, è disoccupato da più di due anni non saranno erogati sostegni, conclude l'assessore, "ma sarà consigliata la possibilità di tornare a vivere nel Paese di origine, anche sostenendolo direttamente nelle procedure burocratiche per il rientro. Se poi la Regione Toscana si deciderà a liquidare ciò che ci deve, valuterò modalità meno restrittive".


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