Cronaca giovedì 21 marzo 2024 ore 19:00
Clandestini sfruttati per il lavoro nero nei campi
Ci sono 5 indagati imparentati fra loro nell'inchiesta partita dall'Umbria. Circa 70 i lavoratori coinvolti operanti nelle campagne umbre e toscane
PERUGIA — Clandestini reclutati per essere sfruttati in lavoro nero nelle campagne umbre e toscane, circa 70 persone che percepivano in media 6 euro l'ora per lavorare fra le 8 e le 10 ore al giorno in aziende agricole delle province di Perugia, Arezzo, Grosseto e Siena.
L'indagine è stata condotta dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro (Nil) di Perugia ed ha portato a indagare 5 persone d'età compresa fra 35 e 40 anni, legate da vincoli di parentela, raggiunte da provvedimento cautelare uno agli arresti domiciliari, gli altri con obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. I militari hanno anche proceduto al sequestro preventivo per equivalente di oltre 230mila euro, nonché dei furgoni ritenuti funzionali alla commissione del reato.
I lavoratori sfruttati erano costretti a vivere in condizioni drammatiche: quasi tutti alloggiavano in un casolare fatiscente pagando circa 150 euro per un posto letto. I soldi venivano sottratti con violenza o minaccia dalla già misera paga.
In una delle aziende sottoposte a controllo, nel Grossetano, il titolare avrebbe esibito falsa documentazione relativa alla sicurezza nei luoghi di lavoro: ciò ha portato a denunciare anche la titolare del centro di formazione in cui gli atti falsi erano stati confezinati, due docenti dello stesso e un dipendente.
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