Questo sito contribuisce alla audience di 
Toscana Media News quotidiano online.
Percorso semplificato Aggiornato alle 12:30 METEO:FIRENZE22°35°  QuiNews.net
Toscana Media News - Giornale Online
domenica 15 giugno 2025
Tutti i titoli:
corriere tv
Il momento in cui un missile israeliano colpisce Isfahan in Iran
Il momento in cui un missile israeliano colpisce Isfahan in Iran

Cultura venerdì 31 gennaio 2025 ore 18:45

L'uomo di Neanderthal cacciava ippopotami sui monti toscani

Il sito scoperto dagli archeologi
Il sito scoperto dagli archeologi

E' stato scoperto un sito archeologico con strumenti in pietra e resti fossili di cervi, rinoceronti e ippopotami risalenti a 130mila anni fa



PIETRASANTA — L'uomo di Neanderthal abitava i monti toscani: ad attestarlo adesso è il prezioso sito archeologico, il primo risalente al Paleolitico Medio dell'intero comprensorio apuo versiliese, scoperto a Pietrasanta nella frazione di Valdicastello Carducci. Gli esperti hanno rinvenuto in una grotta reperti fossili e strumenti in pietra appartenenti proprio all'uomo di Neanderthal lungo il sentiero che, dalla Pieve, sale fino a Sant’Anna di Stazzema.

A dare notizia della scoperta di grande interesse scientifico è stata l’associazione ArcheoVersilia, e adesso il Comune di Pietrasanta riferisce in una nota gli esiti di un sopralluogo effettuato nei giorni scorsi dal team tecnico di archeologi, paleontologi e ricercatori guidato dal funzionario della Soprintendenza Giulia Picchi e dalla collega Marta Colombo. Vi hanno preso parte l’assessore comunale alle frazioni di Pietrasanta Ermanno Sorbo e il presidente del Comitato di Valdicastello Lauro Bonuccelli.

“E’ stato individuato un sito di grande interesse scientifico – spiegano gli esponenti di ArcheoVersilia – per la presenza di strumenti in pietra appartenenti all'uomo di Neanderthal. I materiali rinvenuti si trovano all'interno di un deposito di breccia ossifera, un conglomerato di ossa fossili che, da un’analisi preliminare, ha evidenziato la presenza di resti di cervide, rinoceronte e ippopotamo, datando il contesto generale della grotta a circa 130mila anni fa”. 

“E’ una scoperta eccezionale – ha sottolineato Sorbo – che potrà accreditare Valdicastello come sede didattica, di ricerca archeologica ma anche come sito turistico e punto di valorizzazione del patrimonio culturale. Perfettamente in linea con il museo che vorremmo creare nel sito delle miniere ex Edem, una volta concluse le operazioni di pulizia e messa in sicurezza finanziate con le risorse del Pnrr”.


Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI

Tag
Iscriviti alla newsletter QUInews ToscanaMedia ed ogni sera riceverai gratis le notizie principali del giorno