Bioprotesi rivoluzionaria, in Toscana secondo impianto al mondo

PISA — La sostituzione della valvola tricuspide con una rivoluzionaria bioprotesi impiantata dalla vena femorale attraverso un catetere: il secondo caso al mondo di impianto di questa bioprotesi con insufficienza valvolare residua intenzionale è firmato Toscana, ed è stato effettuato con successo a Pisa presso l'azienda ospedaliero universitaria di Cisanello dalla équipe composta da Marco De Carlo, Cristina Giannini, Paolo Spontoni, Alessandro Sticchi e Matteo Mazzola, della Sezione dipartimentale di Emodinamica. 

"Si tratta di una rivoluzionaria bioprotesi americana che consente di lasciare una lieve insufficienza valvolare residua dopo l’intervento - spiegano gli specialisti - attenuando così lo shock subito dal ventricolo destro del cuore che si trova a passare improvvisamente da un’insufficienza massiva alla totale assenza di insufficienza valvolare". 

Questo shock può causare un peggioramento della funzione cardiaca complessiva, ed è il motivo per cui l’intervento chirurgico classico è ad altissimo rischio nei pazienti che hanno già un ventricolo destro indebolito. Il paziente trattato a Cisanello, malgrado fosse affetto da una grave disfunzione sia del ventricolo destro che del ventricolo sinistro, ha invece superato brillantemente la sostituzione valvolare effettuata attraverso la vena femorale, non ha necessitato di terapia intensiva ed è stato dimesso dopo pochi giorni di degenza in corsia.

"Si tratta del secondo caso al mondo di impianto di questa bioprotesi con insufficienza valvolare residua intenzionale - sottonlinea l'Aoup in una nota - dopo il primo, eseguito a Luglio sempre dalla stessa équipe in un’altra paziente che presentava una ipertensione arteriosa polmonare, altra condizione che aumenta notevolmente il rischio operatorio della sostituzione tricuspidale chirurgica".

"Questa bioprotesi - dichiara De Carlo - ha delle caratteristiche uniche che aprono la strada al trattamento di pazienti finora esclusi da ogni opzione terapeutica. L’Emodinamica dell’Aoup sarà protagonista nei prossimi mesi dello studio internazionale che servirà a verificare su larga scala i benefici di questo innovativo trattamento. Grazie alla professionalità e alla dedizione di tutto il personale della struttura, al supporto della Direzione, della Farmacia e del Dipartimento Cardiotoracovascolare, l’Emodinamica dell’Aoup si conferma ai vertici internazionali per il trattamento transcatetere delle patologie valvolari”.

---

Se vuoi leggere le notizie principali della Toscana iscriviti alla Newsletter QUInews - ToscanaMedia. Arriva gratis tutti i giorni alle 20:00 direttamente nella tua casella di posta.
Basta cliccare QUI