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Attualità venerdì 02 dicembre 2022 ore 14:00

Bronchiolite nei bebè, dalla Toscana studio per curarla meglio

L'équipe di ricercatori che ha effettuato la ricerca
L'équipe di ricercatori che ha effettuato la ricerca

Grazie alla ricerca promossa dalla Asl Toscana Nord Ovest si potrà meglio individuare le gravità dell'infezione, risparmiando radiazioni ai neonati



PISA — Un’ecografia polmonare per distinguere una bronchiolite lieve da una moderata o grave tramite uno score ecografico, così da curare meglio i bebè risparmiando loro una quota consistente di radiazioni ionizzanti: è il cuore dello studio multicentrico pediatrico italiano promosso dalla Toscana, e in particolare dalla Asl Nord Ovest, da poco pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Journal of Clinical Medicine.

La ricerca, dal titolo “Prognostic Role of Lung Ultrasound in Children with Bronchiolitis: Multicentric Prospective Study”, è stata coordinata da tre medici che all’inizio dello studio nel 2018 erano tutti in Azienda Toscana nord ovest e che ha visto coinvolti 14 centri pediatrici italiani tra cui il Gemelli e il Bambino Gesù di Roma, il Sant’Orsola di Bologna, il Canizzaro di Catania, la Neonatologia di Pisa.

"Con l’arrivo della stagione invernale arriverà la stagione epidemica delle bronchioliti, infezioni respiratorie virali che colpiscono soprattutto i lattanti sotto i due anni di vita causando sintomi come rinite, tosse, respiro frequente, difficoltà ad alimentarsi, difficoltà respiratoria", illustra la Asl Nord Ovest in una nota presentando lo studio.

"La bronchiolite ha un andamento epidemico, come tutti i virus respiratori, e risulta più frequente nel periodo da Novembre ad Aprile. Lo scorso anno è stata particolarmente impegnativa come incidenza e gravità di casi in tutta Italia", si spiega.

Lo studio è stato condotto dalla dottoressa Antonella Amendolea della Pediatria di Cecina e dalla dottoressa Laura Gori in precedenza della Pediatria di Barga e da poco trasferitasi alla Pediatria Universitaria 1 dell’Azienda Ospedaliero Universitaria di Pisa, sotto la direzione del dottor Gino Soldati, recentemente andato in pensione, per anni referente dell’ambulatorio di Ecografia interventistica all’ospedale di Castelnuovo Garfagnana e direttore scientifico della Accademia di Ecografia Toracica (AdET).

L'attività di ricerca si è protratta per due anni, fino al 2020, e lo studio che ne è scaturito risulta attualmente il più consistente per casistica pubblicata nella letteratura scientifica internazionale e il primo a realizzare uno score ecografico che possa essere predittivo della gravità della bronchiolite.

"L’ecografia polmonare e questo score ecografico permetteranno una miglior gestione dei bambini in Pronto soccorso, nei reparti di Terapia intensiva pediatrica e nelle Terapie intensive neonatali per evitare l’uso eccessivo di radiazioni ionizzanti in questa popolazione molto sensibile", spiega la Asl.


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