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Attualità venerdì 08 novembre 2024 ore 09:16
Gemello virtuale del paziente per curarlo meglio
Toscana in prima linea nel progetto europeo Vital basato sull'Intelligenza artificiale, con l’università di Pisa che è l'unico partner italiano
PISA — Un 'gemello' virtuale del singolo paziente per curarlo meglio: è il futuro della medicina e il suo sviluppo passa dalla Toscana, un l'università di Pisa unico partner italiano nel progetto europeo "Vital - Virtual Twins as Tools for Personalised Clinical Care” coordinato dall’università di Gent, in Belgio.
Vital ha come obiettivo quello di realizzare, nei prossimi 5 anni, una piattaforma multi-organo in grado di creare, con l’ausilio dell’Intelligenza artificiale, un 'gemello umano virtuale' di pazienti affetti da disturbi cardiovascolari multifattoriali con impatto sistemico ad alta comorbidità.
Questo 'gemello', grazie a particolari modelli predittivi, consentirà ai medici una maggior personalizzazione delle terapie farmacologiche e interventistiche, così da evitare di sottoporre inutilmente le persone a trattamenti dai quali non trarrebbero benefici. Compito del gruppo di lavoro dell’ateneo pisano, coordinato dalla professoressa Martina Smorti, è quello di indagare i possibili impatti psicologici, sociali e relazionali legati all’impiego di questo tipo di tecnologie in ambito medico.
“Il gruppo pisano – spiega Smorti - sarà impegnato nello studio dei fattori che possono favorire l’accettazione del virtual human twin da parte dei pazienti, come la fiducia nel sistema sanitario, nei medici che curano la patologia e nell’intelligenza artificiale, così come la percezione del supporto dei familiari. Allo stesso tempo, monitorerà lo stress psicologico dei pazienti coinvolti negli studi clinici”.
“Gli studi condotti - conclude Smorti – dimostrano infatti che l’utilizzo dell’Ia a livello di pratica clinica interviene su tutti gli attori e le istituzioni coinvolte modificando le relazioni in campo e i sistemi di preferenze, percezioni, aspettative".
I protagonisti
Il gruppo di lavoro dell’università di Pisa, coordinato da Smorti vede la partecipazione anche della professoressa Silvia Cervia, sociologa del Dipartimento di Scienze Politiche.
Oltre all’Ateneo pisano e all’Università di Gent, il progetto coinvolge altri importanti centri di ricerca internazionali: University of Auckland - NZ, King’s College London, Universiteit Maastricht, Delft University of Technology, École Polytechnique Fédérale de Lausanne, Uniwersytet Jagielloński, University College London, Assistance Publique Hôpitaux de Paris, AIT Austrian Institute of Technology GMBH, Stichting Imec Nederland e Westerhof Cardiovascular Research.
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