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Attualità giovedì 22 maggio 2025 ore 17:50

Dalla Danimarca alla Toscana il "Nobel" per la paralisi cerebrale

Andrea Guzzetta

L'importante riconoscimento è andato ad Andrea Guzzetta, responsabile del dipartimento di neuroscienze dell’età evolutiva della Stella Maris



PISA — Va ad Andrea Guzzetta, responsabile del dipartimento di neuroscienze dell’età evolutiva della Stella Maris di Calambrone e professore ordinario di neuropsichiatria infantile dell’università di Pisa, il Premio Elsass per gli studi sulla paralisi cerebrale.

Il prestigioso riconoscimento è noto nell’ambiente come il “Nobel” per la paralisi cerebrale.

A consegnare il premio è stata la Principessa Benedikte di Danimarca, durante una cerimonia che si è tenuta ieri a Charlottenlud.

Un momento della premiazione

 Guzzetta è impegnato negli studi sulla diagnosi precoce della paralisi cerebrale per migliorare la qualità di vita dei piccoli che ne sono affetti. I suoi studi sullo sviluppo del cervello nei primi anni di vita e sulla neuroplasticità nei neonati con lesioni cerebrali sono riconosciuti a livello internazionale.

L’obiettivo primario delle sue ricerche è quello di diagnosticare la paralisi cerebrale il prima possibile per intervenire tempestivamente e ridurre le difficoltà motorie e funzionali che ne derivano.

Sotto la sua guida il laboratorio Smile di Calambrone è diventato punto di riferimento internazionale per lo studio delle capacità motorie e visive nei neonati con lesioni cerebrali.

“Questo riconoscimento - ha detto Guzzetta- ci permette di fissare nuovi e ambiziosi obiettivi di ricerca per continuare a migliorare la diagnosi e il supporto ai bambini con paralisi cerebrale e alle loro famiglie. Sono onorato e motivato a esplorare nuove strade, come il ruolo della neuroplasticità e l’impatto degli interventi precoci sullo sviluppo”.

Secondo Jens Bo Nielsen, presidente del comitato di selezione, il professor Guzzetta si è distinto per due motivi principali: l’importanza delle sue ricerche, che hanno influenzato la diagnosi precoce della paralisi cerebrale a livello globale, e l’impatto concreto del suo lavoro sulla pratica clinica. “Non solo ha portato nuove conoscenze, ma ha anche migliorato significativamente il supporto ai bambini e alle loro famiglie, in Danimarca e nel mondo. Questo si allinea perfettamente con i valori della Fondazione Elsass”, ha dichiarato Nielsen.


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