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Attualità sabato 29 giugno 2024 ore 08:45

La costa toscana vista dal pallone sonda dell'Università

Una delle immagini catturate dal pallone sonda dell'Università di Pisa

Due gruppi di Ingegneria Aerospaziale e di Robotica aerea e sistemi autonomi hanno messo lanciato la sonda a 30 chilometri di quota sopra la Toscana



PISA — È arrivato sino a circa 30 chilometri di quota, riuscendo ad acquisire dati ambientali e, al contempo, a scattare delle immagini dall'alto della costa settentrionale della toscana.

Il pallone sonda dell'Università di Pisa, lanciato dal team di Ingegneria aerospaziale e robotica dell'Ateneo, affonda le sue radici nelle sperimentazioni avviate già dal 2018, su iniziativa del gruppo di ricerca di Sistemi Spaziali del Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale. In questo modo, infatti, è possibile ottenere dati molto simili a quelli ottenuti dai satelliti in orbita, con costi ridotti anche di mille volte.

A inizio di Maggio di questo anno, per la prima volta, il programma di voli nella stratosfera ha visto la collaborazione tra il gruppo di Ingegneria Aerospaziale, guidato da Salvo Marcuccio, e il team di Robotica aerea e sistemi autonomi del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, con a capo Lorenzo Pollini.

"Per questo primo volo congiunto abbiamo equipaggiato il pallone con dispositivi di acquisizione dati che permettono a diversi gruppi di ricerca di portare avanti i propri studi su monitoraggio spaziale e aereo - ha spiegato Marcuccio, docente di Sistemi Spaziali - abbiamo sperimentato il sistema Icaro, un autopilota per droni, veicoli marini e terrestri, del Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, oltre a un ricevitore Gps in grado di trasmettere a terra in tempo reale la posizione del pallone ad altezze dove i normali Gps, di solito, non funzionano, e ad un sistema di acquisizione dati per l’assetto".

Inoltre, grazie a tre telecamere, il pallone è riuscito appunto a catturare delle immagini dall'alto della costa. "Per il futuro il nostro obiettivo è stabilizzare l’assetto del pallone in quota, su altezze di circa 35 chilometri, per poi essere in grado di puntare verso terra telecamere ad alta risoluzione - ha concluso Pollini, docente di Robotica e Automazione - questo potrebbe costituire un avanzamento cruciale in attività come la ricerca di dispersi, il controllo di incendi, il monitoraggio ambientale".


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Monitoraggio ambientale dalla stratosfera

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